Politica - 26 gennaio 2011, 07:05

Ventimiglia: Scullino "La zona una volta a rischio di Roverino merita di essere edificata!"

Nuova iniziativa della giunta di Ventimiglia che ha di recente dato parere favorevole per affidare l’incarico per l’esecuzione dello studio geologico-tecnico del versante posto in sinistra del torrente Roja, nel settore compreso tra le località Fogliaré e Gianchette.

"La zona che una volta era a rischio di Roverino, messa in sicurezza nel 2000,
merita di essere edificata e di non essere più classificata come 'zona ad alto
rischio'”. Il sindaco Gaetano Scullino annuncia così la nuova iniziativa presa
dalla giunta di  Ventimiglia che ha di recente dato parere  favorevole per affidare l’incarico per l’esecuzione dello studio geologico-tecnico del versante posto in sinistra del torrente Roja, nel settore compreso tra le località Fogliaré e Gianchette.

Si tratta della verifica di dettaglio delle condizioni di pericolosità geologica presenti in un’ area molto delicata dal punto di vista delle frane e che già durante l’ultima grande alluvione era stata al centro della cronaca. Nel corso del sopralluogo saranno verificate l’efficacia degli interventi di sistemazione idrogeologica eseguiti negli ultimi anni in questa zona e l’effettiva idoneità all’utilizzazione urbanistica dei diversi settori che la compongono.

“La parete rocciosa denominata Testa di Garibaldi – commenta Scullino – è
stata messa in sicurezza subito dopo la tremenda alluvione del 2000.  L’
intervento, costato 9 miliardi di lire, è stato eseguito dalla ditta Masala di
Ventimiglia. La zona in questione, ora, è completamente al sicuro e merita una
giusta edificabilità. Daremo per questo un incarico ad un geologo che attesti
la sicurezza dell’area e la declassi dall’indice di alto rischio. Oggi, infatti, non c’è possibilità edificatoria e visto che c’è grande interesse per l’edilizia dobbiamo proporre alla Provincia di declassare i terreni in questione per poter fare interventi. E’ nostra intenzione costruire due parcheggi pubblici,  alloggi popolari nell’edificio dove ora sorgono le scuole elementari e spostare queste dove c’è l’asilo, la Spes, la nuova palestra e la scuola Media: per creare un unico nucleo ricreativo, sportivo e scolastico”.

 “E’ decisamente un intervento di notevole importanza – prosegue il sindaco – da molto tempo, infatti,  gli abitanti di Roverino, Veranduna e Fogliaré, fanno appello alle autorità competenti sugli studi di prevenzione per la stabilità dinamica delle Rocche che sovrastano le loro abitazioni. Cerchiamo di rassicurare ulteriormente gli abitanti della zona e non solo e di verificare la possibilità di costruire, garantendo così che il terreno è sicuro, soprattutto in caso di forti precipitazioni o eventi metereologici importanti”.

Quelle che oggi sono conosciute come le Rocche di Roverino, visibilissime lungo la riva sinistra del fiume Roia, si distendono su una superficie di 2,7 chilometri, da Siestro a Monte Fontane, contenendo nel loro scoscendimento ben venti grotte, localmente denominate “Barme”, per uno sviluppo complessivo di 482 metri, sotto grotta. La grotta più lunga, che è anche la più profonda è la Voragine di Ciaixe, lunga 140 metri, con 51 di profondità. Un'altra della grotte è conosciuta come 'a Barma d'u Sarazin', nome che la dice lunga sugli eventi storici del luogo. La Regione Liguria ha inserito l'habitat delle Rocche in uno del 125 SIC regionali, descritto ne 'La natura in rete'.

Carlo Alessi