Politica - 03 dicembre 2010, 16:30

Imperia: nuova risposta da Angelo Dulbecco (Giovane Italia) al Partito Democratico

"Ho da poco letto il pistolotto dei giovani delle varie sinistre (quelli che parlano di frammentazione..). Noi spesso li chiamiamo i “bigfoot” dal momento che, proprio come l'abominevole uomo delle nevi, tutti ne parlano ma nessuno li ha mai visti".

Prosegue il botta e risposta tra i giovani del PD e del PDL. Questa volta è Angelo Dulbecco coordinatore provinciale di Giovane Italia a rispondere. L'argomento è quello sugli attuali assetti di maggioranza ed opposizione passando per le recenti vicissitudini inerenti alla riforma sull'istruzione.

"Spero che i miei saluti li abbiano raggiunti nonostante si sentano, un po' come i loro corrispetivi “democratici” adulti, ritti su di un piedistallo. Un piedistallo che dà loro la possibilità di giudicare ogni altro avversario (o per come la vedono loro, “nemico”) politicamente e moralmente inferiore. Per quanto riguarda la compassione, è un sentimento molto umano. Gli elettori di centrodestra lo provano per le forze di sinistra da sempre ed in particolare dal 1994. Quando la discesa in campo di Silvio Berlusconi ha scompigliato per sempre i piani di questa compagine di personaggi dal passato, presente e futuro economicamente e politicamente fallimentare.
Ad infierire su di loro, una volta ancora, saranno gli elettori. Quelli che hanno permesso a me di essere eletto democraticamente e più in generale al Popolo della Libertà, del quale faccio parte, di governare la nostra Città, la nostra Provincia e l'intero Paese. I “democratici” vogliono fregarsene della volontà degli italiani. Vogliono cacciare chi ha democraticamente stravinto le elezioni e mettere al governo chi ha perduto ogni competizione elettorale, nonostante il momento cosi' impegnativo per l'Italia. Per quanto riguarda la riforma, la Giovane Italia è certa che questo slittamento inatteso nell'iter di approvazione non priverà il nostro Paese dell'ennesima iniziativa positiva del Governo Berlusconi, protagonista in Europa e nel mondo. Una riforma che mette fine ad antichi privilegi di chi adopera le università per scopi personali. Concludendo una volta per tutte questa polemica sterile, ribadiamo che l'unica vera tragedia che potrebbe capitare al nostro amato Paese sarebbe un governo di perdenti. Un governo che vorrebbe trasformare l'Italia in una piazza urlante che grida, insulta, inveisce. In pieno stile democratico".

S.Michero