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| 02 dicembre 2010, 06:50

Vado: supetreno Zefiro, oggi la sentenza al Tar su Bombardier

Fiducioso il presidente e amministratore delegato di Bombardier Italia, Roberto Tazzioli. “Sono molto fiducioso – conferma -, perché la nostra offerta è di gran lunga la migliore da tutti i punti di vista

Vado: supetreno Zefiro, oggi la sentenza al Tar su Bombardier

E’ attesa per oggi la sentenza di merito dei giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio sul ricorso presentato dalla società Alstom contro l’aggiudicazione alla cordata Bombardier Transportation – AnsaldoBreda della maxicommessa da 1,5 miliardi di euro per la fornitura di 50 treni ad alta velocità. Fiducioso il presidente e amministratore delegato di Bombardier Italia, Roberto Tazzioli. “Sono molto fiducioso – conferma -, perché la nostra offerta è di gran lunga la migliore da tutti i punti di vista”.
Già il 29 settembre scorso il Tar del Lazio, presieduto da Pasquale de Lise,  non aveva accolto la richiesta di Alstom per la sospensione dell’aggiudicazione. Subito dopo il deposito dell’ordinanza dei giudici, era stato firmato tra Trenitalia e AnsaldoBreda - Bombardier il contratto definitivo per la fornitura dei 50 supertreni. La stessa Trenitalia aveva ventilato la possibilità di rivalersi su Alstom nel caso in cui la guerra dei ricorsi avesse portato ad uno slittamento dei tempi di entrata in esercizio dei nuovi convogli veloci.  “La gara - aveva ricordato l’amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti - è stata condotta in modo trasparente e l’offerta AnsaldoBreda – Bombardier ha prevalso sia per il prezzo sia per i tempi di consegna e le specifiche tecniche. La commissione valutatrice si è espressa in questo senso e lo stesso ha fatto il nostro consiglio di amministrazione”. Nei giorni immediatamente successivi alla gara Moretti era stato ancora più drastico, ricordando che Trenitalia non avrebbe potuto comunque scegliere Alstom “perché non abbiamo i 35 milioni di euro a treno da loro chiesti contro i 30 milioni di AnsaldoBreda - Bombardier, e non ci si può costringere a spendere di più”.
Bombardier ha presentato nei giorni scorsi a Milano il bilancio 2009 di sostenibilità. Il 2010, secondo Tazzioli, si chiuderà in linea con i positivi risultati del 2009 (fatturato di 447 milioni di euro, in crescita del 31% sul 2008). Intanto, mentre si attende che Trenitalia sblocchi la commessa per un ulteriore lotto di 50 locomotive E464, l’azienda di Vado Ligure guarda ad altre gare che potrebbero avere ricadute importanti per l’attività produttiva, come quella che Trenitalia - LeNord  dovrebbe lanciare a inizio 2011 per 50 nuovi treni (più una opzione di altri 50) collegati al rafforzamento dei servizi previsto per l’Expo 2015 di Milano.
Per questa gara è pronta una versione “italiana” di Spacium, il treno per pendolari “allargato” (per aumentarne la capienza) già venduto in Francia per i collegamenti nella regione di Parigi. Si tratta di treni a potenza distribuita su un singolo piano. Su queste commesse pesa tuttavia la legge di stabilità che sta provocando srastici tagli anche al trasporto pubblico. L’unica alternativa percorribile, ha sottolineato il numero uno di Bombardier Transportation Italy, è il rialzo delle tariffe, come già auspicato da Moretti: “Gli utenti sarebbero disponibili ad accettare un aumento del prezzo del biglietto in cambio di servizi migliori”.
 “La gara - ha ricordato Moretti - era stata condotta in modo trasparente e l’offerta AnsaldoBreda –Bombardier aveva prevalso sia per il prezzo sia per i tempi di consegna e le specifiche tecniche. La commissione valutatrice si era espressa e lo stesso aveva fatto il nostro consiglio di amministrazione”. Nei giorni scorsi Moretti era stato ancora più drastico, ricordando che comunque Trenitalia non avrebbe potuto scegliere Alstom “perché non abbiamo i 35 milioni di euro a treno da loro chiesti contro i 30 milioni di AnsaldoBreda-Bombardier, e non ci si può costringere a spendere di più”.

sav.econ.

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