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Politica | 02 dicembre 2010, 11:59

Valle Arroscia: mancano i soldi regionali, Comunità Montana revoca fondi ai Comuni

“Ancora una volta – scrive il Presidente Ernesto De Guglielmi - la volontà di tentare di amministrare al meglio il difficile e già fortemente penalizzato territorio dell’entroterra, ha dovuto fare i conti con la fredda logica dei numeri".

Valle Arroscia: mancano i soldi regionali, Comunità Montana revoca fondi ai Comuni

Nel corso della seduta del consiglio generale di lunedì scorso, la Comunità Montana dell’olivo e alta Valle Arroscia si è trovata costretta, suo malgrado, a revocare un proprio precedente provvedimento (deliberazione consiliare n. 18 del 4.10.2010), con il quale una parte consistente dell’avanzo di amministrazione era stata destinata alla realizzazione di alcuni interventi a favore dei comuni (tra cui, ad esempio, interventi di manutenzione delle strade comunali ed interpoderali e potenziamento dei servizi gia’ esistenti). La revoca si e’ resa necessaria a seguito del mancato trasferimento dei fondi regionali a valere sul ‘fondo di riequilibrio’, che avrebbero dovuto garantire la copertura delle spese di funzionamento dell’ente, lasciando libere le risorse accantonate a supporto dei servizi sul territorio.

“Ancora una volta – scrive il Presidente Ernesto De Guglielmi - la volontà di tentare di amministrare al meglio il difficile e già fortemente penalizzato territorio dell’entroterra, ha dovuto fare i conti con la fredda logica dei numeri. In occasione della seduta consiliare, inoltre, il consiglio generale, in considerazione dell’ormai imminente scioglimento delle comunità montane liguri, ha manifestato vicinanza e solidarietà a favore dei dipendenti, la cui collocazione futura  risulta ad oggi ancora incerta”.

I consiglieri hanno ringraziato il presidente e la Giunta per l’attività svolta in questa difficile fase di transizione, contraddistinta da un impegno sempre altissimo degli amministratori, pur in assenza, ormai da giugno 2010, della corresponsione dell’indennità di carica. “L’auspicio – termina De Guglielmi – è che il futuro nuovo ente che avrà il gravoso compito di amministrare l’entroterra, qualunque esso sia, possa migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi  a favore dei cittadini e che non siano sempre i più deboli e svantaggiati a pagarne le conseguenze”.

Carlo Alessi

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