Alessio Saso (Pdl) ha illustrato un’interpellanza per chiedere alla Giunta di emanare linee di indirizzo sulle gare ai Comuni in modo da prevedere la riserva di una quota degli appalti alle cooperative sociali in modo da salvaguardare i posti di lavoro di tanti soggetti svantaggiati che in esse operano. "In un momento difficile come quello che l’Italia sta attraversando le richieste di aiuto sociale si moltiplicano, soprattutto le domande di inserimento lavorativo. La mia iniziativa prende le mosse dal fatto che di recente a Sanremo la cooperativa che gestisce parte del verde pubblico sarebbe stata messa in concorrenza con società non cooperative con rischio di lasciare a casa 35 persone. Il Comune di Roma, ad esempio, riserva alle cooperative sociali che danno lavoro alle fasce deboli il 5% della quota appalti e servizi. Queste cooperative sono spesso composte da persone che, se non impegnate in lavori di pubblica utilità facilmente cadrebbero vittima del disagio andando ad appesantire le strutture dei servizi sociali".
"È un tema che mi sta a cuore - ha risposto l’assessore ai servizi sociali Lorena Rambaudi – Ho avviato tre tavoli con gli addetti ai lavori per rivedere le norme. Abbiamo chiesto una consulenza ad un esperto giuridico della Fondazione Zancan. Non è facile trovare lo spazio giuridico per rispettare le normative e agevolare l’inserimento lavorativo. La cooperazione sociale di tipo b è una delle forme che nei fatti risulta adeguata all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con problemi. Sarà una delibera della Giunta, ma coinvolgerò anche i consiglieri. La legge regionale 93/1993 stabilisce che già nella prossima finanziaria si possa prevedere una riserva di quote". Soddisfatto Saso: "C’è un piano di lavoro concreto. In questo caso ben vengano le consulenze, che non vanno sempre demonizzate. Dato l’obiettivo comune, la proposta di inserire l’articolo in finanziaria è positiva".
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