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Attualità | 30 novembre 2010, 11:21

Sanremo: situazione di empasse alla 'Rubino', si chiude almeno fino a venerdì

Il vice Sindaco Claudia Lolli ha preso in mano la situazione, ma non ha potuto far nulla di fronte alla colonnina di mercurio troppo bassa. Non a norma le stufette installate ieri, ora è una corsa contro il tempo.

Il vice Sindaco, Claudia Lolli, e la Preside Silvia Colombo

Il vice Sindaco, Claudia Lolli, e la Preside Silvia Colombo

Chiude per due giorni, in pratica tre compreso quello di oggi, la scuola Elementare ‘Rubino’ di via Dante Alighieri a Sanremo. Lo hanno deciso questa mattina il vice Sindaco della città dei fiori, Claudia Lolli ed il dirigente scolastico responsabile del plesso, la professoressa, Silvia Colombo. La decisione è scaturita dopo il sopralluogo eseguito dai Vigili del Fuoco e dall’Asl, all’indomani dell’installazione delle stufe a gasolio, per sopperire al ‘fermo’ dell’impianto termico, installato ma non ancora collaudato e funzionante.

Questa mattina, nonostante l’accensione delle stufe ieri e oggi (alle 6.30) la temperatura all’interno delle aule non era sufficiente (ovvero tra 18 e 22 gradi come prescrive la Legge) ma è sopraggiunto un nuovo problema, ovvero che le stufe non sarebbero a norma per un edificio pubblico. Per questo, dopo un incontro tra il vice Sindaco e la preside, è stato deciso di chiudere il plesso fino a giovedì compreso, in attesa di poter riaprire venerdì, con l’impianto funzionante.

Nel corso della mattinata si è assistito ad un vero e proprio ‘sit-in’ di protesta dei genitori, che hanno anche colloquiato a lungo con il vice Sindaco e la preside (l’audio dell’animata discussione cliccando QUI). Claudia Lolli ha cercato di spiegare ai genitori quanto accaduto, dalla rottura della caldaia ad oggi ed i genitori hanno chiesto spiegazioni sulle responsabilità di questa situazione. La stessa Lolli ha garantito, appena uscita dalla scuola, di recarsi in comune per cercare di risolvere al più presto la situazione, cercando anche altre ditte che possano collaudare e mettere in funzione l’impianto.

In pratica l’accaduto è quello che ampiamente ha trattato il nostro giornale, ovvero i problemi tra l’affidamento diretto del lavoro ad una ditta, poi ovviamente preferito ad una gara d’appalto, culminato con l’impossibilità per l’Italgas di contattare la ditta subappaltatrice che avrebbe dovuto far partire l’impianto, nella giornata di ieri. Tra oggi e giovedì l’Amministrazione lavorerà per sistemare il caso mentre i genitori hanno chiesto come potranno organizzarsi con i loro figli, visto che molti lavorano e non possono permettersi una baby-sitter.

 

(Nelle foto sotto la protesta di oggi e, quindi, tutte le notizie sul caso)

Carlo Alessi

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