Politica - 25 novembre 2010, 19:19

Vinai "Sbloccati i fondi per le unioni dei piccoli comuni". Il 4 dicembre convegno nazionale a Dolceacqua

Oggi pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Imperia erano riuniti i rappresentanti di tutti i 67 comuni della provincia per un seminario organizzato dall'Anci Liguria

Sedici milioni di euro sono in arrivo per finanziare le unioni di Comuni su tutto il territorio nazionale. Li ha ottenuti l’Anci l’altra sera in un incontro con il ministro Raffaele Fitto. Lo ha comunicato oggi pomeriggio il segretario dell’Anci Liguria Pierluigi Vinai nella sala consiliare del Comune di Imperia, dove erano riuniti i rappresentanti di tutti i 67 comuni della Provincia. Vinai ha anche aggiunto che è stata scelta Dolceacqua come sede di un convegno nazionale sull’unione dei piccoli comuni. Il simposio al quale parteciperanno tra gli altri studiosi ed esperti della materia si terrà sabato 4 dicembre. L’incontro di oggi era organizzato dall’Anci Liguria. Lo scopo quello di informare sulle novità della Finanziaria che, come è risaputo, si preannuncia molto stretta per le casse degli enti locali, soprattutto quelli di piccole e piccolissime dimensioni di cui la Liguria e in particolare la provincia di Imperia è disseminata, e sulle opportunità (mai sfruttate in Liguria) da parte dei piccoli comuni di unire le forze pur mantenendo alto il proprio gonfalone. Ha detto Vinai:"Solo la Liguria, la Basilicata e la Valle d’Aosta non hanno mai usufruito dei fondi per le unioni di comuni. Oggi che i soldi sono finiti siamo comunque riusciti a ottenere l’erogazione di sedici milioni di euro dai fondi che erano destinati alle comunità montane che sono state abolite. Facendo un rapido conto alla Liguria toccheranno tra i 380 e i 580 mila euro. Non è una gran cifra ma è comunque utile a porre le basi per iniziare finalmente un percorso virtuoso abbandonando dannosi campanilismi".

In effetti le cifre snocciolate da Pierluigi Vinai danno la misura  di una Regione dove a prevalere finora sono stati i campanili.  Su 235 comuni liguri quelli sotto i 5000 abitanti sono 183.  Di questi 133 sono sotto i 2000 abitanti, quindi piccolissimi.  E solo 3 sono sopra i 60.000 (Savona, La Spezia e Genova).  Tra i piccoli (sotto i 2000 abitanti), 110 sono nell’entroterra e 23 sono costieri. "A questo punto – ha spiegato Pierluigi Vinai – è necessario che soprattutto i piccoli comuni comincino a collaborare, altrimenti sarà la fine, anche perché la Finanziaria in certi settori azzera completamente i contributi statali, non parliamo poi di spese legate al turismo o di rappresentanza. Ed è anche prematuro parlare di federalismo fiscale perché andrà e regime solo a partire dal 2014 e se non si interverrà in tempo certe realtà prima di allora saranno scomparse. E’ come se si dicesse ai condomini di un palazzo che si passerà dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo, ma nel frattempo il prossimo inverno dovranno trascorrerlo senza possibilità di scaldarsi. Morirebbero di freddo aspettando il riscaldamento autonomo. Come Anci stiamo cercando anche di limitare gli effetti del patto di stabilità perché ha conseguenze negative sia per i pagamenti che sul piano delle assunzioni. Si arriva all’assurdo che un ente pur avendo le risorse non può spenderle".

Vinai è stato introdotto dal sindaco di Imperia Paolo Strescino che ha detto:"Mandare avanti un Comune grande o piccolo che sia è sempre più difficile con la limitazione dei trasferimenti e l’incubo del rispetto del patto di stabilità. Un patto di stabilità, forse sarebbe stato meglio fosse introdotto ai tempi delle vacche grasse". Pesanti le conseguenze della finanziaria anche sul piano dell’occupazione:nei prossimi anni le uscite di organico potranno essere rimpiazzate solo nella misura 20% e solo nei comuni superiori ai 5000 abitanti.

Diego David