Politica - 22 novembre 2010, 14:03

Bollette dell’acqua: a Pieve di Teco aumenti spropositati ed errate fatturazioni

Nei giorni scorsi sono arrivate ai cittadini le bollette dell’acqua relative all’anno 2008 con aumenti spropositati e numerose altre irregolarità. Come al solito l’Amministrazione comunale,  per voce dell’assessore Cameretti ha, con un comunicato, scaricato la colpa sulla precedente amministrazione". Ad affermarlo è Renzo Brunengo, Capogruppo di 'Uniti per Pieve di Teco'.

In qualità di capogruppo della minoranza - continua Brunengo -, ed a sostegno delle affermazioni del consigliere Molinari,  ritengo necessario fare chiarezza in quanto l’assessore, con tutta evidenza,  ignora la situazione reale e non conosce neppure quella amministrativa. Fino all’anno  2007, ossia con le modalità stabilite dalla precedente amministrazione, le utenze dell’acquedotto (esclusi bar e ristoranti) pagavano tutte una quota forfettaria minima pari ad Euro 80 circa, ulteriormente ridotta per gli utenti singoli.

L’attuale amministrazione ha deciso di fare pagare l’acqua a consumo,  a partire dall’anno 2008. L’iniziativa è  condivisibile, ma per partire con il nuovo sistema si doveva, preventivamente, procedere alla verifica dell’esattezza e della completezza dei dati. Evidentemente così non è stato se tanti cittadini si sono presentati in gran fila  negli uffici del Comune per contestare cifre spropositate non corrispondenti ai consumi, e  molte altre irregolarità, tutte a loro danno.

Pertanto a tutti gli utenti, con contratto per usi domestici, consigliamo di verificare che la cifra da pagare sia corrispondente ai metri cubi realmente consumati, deducibili dalle letture del contatore riportate nel prospetto ricevuto.  Nel caso vengano riscontrate delle anomalie è necessario rivolgersi agli uffici del comune per la rettifica. Una precisazione: in assenza della lettura del contatore la legge prescrive che i consumi siano considerati presunti e conguagliati nelle bollette successive.

Per le utenze non domestiche, ossia diverse dalle abitazioni, l’Amministrazione, oltre ad avere  raddoppiato la tariffa, ha applicato un minimo contrattuale pari a 100 metri cubi, da noi ritenuto illegittimo ed assurdo, ma purtroppo siamo rimasti  inascoltati. Perciò anche chi ha consumato pochissimo, a partire dal 2008, si ritroverà una bolletta sempre superiore a 130 Euro.

Questa è la serietà dovuta e la corretta informazione nei confronti dei cittadini che bisognava dare. Le polemiche a scaricabarile ritengo che non interessino a nessuno".

A. Gu.