Politica - 04 novembre 2010, 14:16

Taggia muove guerra alle carenze del trasporto ferroviario, proteste all'orizzonte

Si partirà con l'incontro a villa boselli alle ore 17 di sabato 13 novembre. Da lì però c'è ferma volontà dell'amministrazione Genduso a passare ai fatti.

Da sinistra l'assessore Domenico Garofalo ed il sindaco Vincenzo Genduso

Il comune di Taggia scende in prima linea ancora una volta per parlare dei gravi disagi che caratterizzano il trasporto ferroviario della provincia di Imperia. Taggia in questo contesto è una delle tante realtà toccate. Non a caso è ben nota la condizione della stazione dei treni di zona Levà, 600 posti auto, un bel flusso di pendolari e turisti ma anzichè esser soggetta a valorizzazione con servizi importanti si vede tagliare gli Intercity.

Per tutti questi problemi l'amministrazione di Taggia ha deciso di dire basta dopo una battaglia condotta da oltre due anni. Molti i convegni, tante le parole ma in quanto a fatti, il Comune, ha dovuto denunciare il disinteresse di Trenitalia. Per parlare di questi disagi, l'amministrazione genduso ha convocato tutte le forze politiche dalle locali a quelle provinciali, passando su scala regionale. L'invito è stato allargato anche alle imprese, dove spiccava il nome di Luca Cordero di Montezemolo, che purtroppo non potrà essereci, ma anche alle associazioni dei consumatori, ai partiti politici e naturalmente a chi ogni giorno usa il treno.

"Avevamo bisogno di lanciare questo convegno che si terrà il 13 novembre a villa Boselli - spiega il sindaco di Taggia Vincenzo Genduso - Un incontro possibile grazie allimpegno dell'assessore Garofalo promotore di questa denuncia. Vogliamo richiamare tutte le istituzioni sul problema mobilita turistica locale dell'imperiese. Come provincia e comune ci sentiamo svalutati. Abbiamo infrastrutture importanti ed imponenti ma inutilizzate a fronte di un disagio. Vogliamo ottenere più treni intercity che siano funzionanti e soprattutto che si fermino anche qui. Vogliamo concordare iniziative di protesta  per passare una volta per tutte ai fatti". 

Già, i fatti, e come arrivarci? Attraverso varie iniziative, si parla già di una catena umana piuttosto che di una vera e propria invasione pacifica dei binari della ferrovia. E' questa 'lultima spiaggia' prospettata dall'amministrazione di Taggia per far fronte a questa soluzione. Ad ogni modo prima di arrivare a questo passo ci sarà l'incontro del 13 novembre alle ore 17 per comprendere chi è disposto a lottare per la ferrovia imperiese.

"Abbiamo chiamato tutte le amministrazioni comunali e provinciali, i rappresentanti della Regione, e di categoria, solo un  soggetto non abbiamo invitato: Trenitalia. Questo speriamo che venga recepito come un segnale chiaro. Nei precedenti incontri - spiega l'assessore ai servizi sociali Domenico Garofalo - loro ci avevano fatto credere che potevamo avere peso decisionale sull'orario dei treni. Chiedendoci anche quali treni volevamo. Da allora non è cambiato nulla, anzi è peggiorata la situazione. La nostra provincia sotto questo aspetto è una zona da farwest. Con l'assessoire ai trasporti Vesco parleremo di questa necessità ed anche di sicurezza". Un tema caldo e quantomai attuale visto il deragliamento avvenuto lunedì mattina a Bordighera.

Ad oggi sulla stazione di Taggia fermano solo due Intercity mentre abbondano i regionali, che per portarti a Genova impiegano in media 3 ore. A questo si aggiunge la mancanza di collegamenti diretti col centro, il nord ed il sud del Paese, tratte che oggi richiedono un bel po' di cambi. L'altra campana, quella di Trenitalia tuttavia sostiene che Taggia e più in generale la provincia di Imperia siano in deficit. A questo dato Garofalo ribatte "Il bacino d'utenza gestito da Taggia è di 30mila potenziali utenti. Nei mesi estivi abbiamo dato a trenitalia con i viaggiatori, ben 70mila euro. Se non salviamo il trasporto, perdiamo anche una buona fetta di turismo ed a quel punto possiamo anche starcene a casa".

Il punto di partenza sarà una raccolta firme, si passerà poi al sit in davanti alle stazioni, ed in 'estrema ratio' all'invasione dei binari o altro. La determinazione però nei progetti dell'amministrazione dovrà sfondare il muro della provincia di Imperia, non a caso è attesa anche la partecipazione dal savonese dove vi sarebbero problemi simili. La necessità di aver più intercity è giustificata a detta dell'amministrazione Genduso dal fatto che vi sia il concreto rischio che scompaiono dalla nostra regione col perdurare di questa situazione. "Siamo disposti a tutto - aggiunge Garofalo - Dateci anche la TAV. Su non la vogliono? per noi non è un problema, non vogliamo essere la porta d'Europa solo di nome".

La conclusione della discussione è stata offerta da uno spunto dell'assessore Garofalo "Vorrei proporre una battuta per l'assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco, perchè la sua provincia, La Spezia, avrà diritto ad avere più posti sugli intercity? La regione non è forse unica. La provincia di Imperia non fa forse parte della Liguria". La 'frecciatina' forse troverà risposta nel pomeriggio di sabato 13 all'incontro dove l'intervento dell'assessore regionale è tra i più attesi.

Domenico Garofalo

Vincenzo Genduso

La stazione dei treni di Taggia

Stefano Michero