Politica - 27 ottobre 2010, 09:31

Intervento del sindacato Uil-Fpl: "Sul 'part time avevamo ragione noi!"

"Siamo stati l'unico e solo sindacato a non sottoscrivere sia il regolamento sul part-time che l'accordo sull'istituzione di un tavolo tecnico per il prosieguo della norma applicativa del regolamento, perche' ritenevamo illegittima l'applicazione della stessa cosi' come proposta dall'azienda. Ad aprile il nostro servizio legale aveva predisposto un lettera individuale con la quale i lavoratori si tutelavano nei confronti dell'azienda diffidandola dall'applicazione retroattiva del regolamento e a settembre, sempre dal  nostro servizio legale, veniva predisposta un'ulteriore lettera individuale con la quale i lavoratori, che erroneamente avevano aderito ad agosto alle indicazioni aziendali, ritiravano la loro disponibilita' alla trasformazione a full time o ad ogni altra formula derivante da accordi presi dal tavolo tecnico".

Lo scrive il sindacato Uil-Fpl, che prosegue: "Noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilita' e la continueremo a dare per trattare e condividere una norma che dia garanzie a tutti, part time in essre, nuovi part time e diritto alla salute. Non possiamo condividere scelte organizzative sbagliate che come sempre vanno a ricadere sul personale e sull'utenza e ci corre quindi l'obbligo di chiedere alla dirigenza Asl, sempre attenta alle norme, quale sia stata la normativa sino ad oggi applicata che ha potuto permettere la mancanza di 5000 ore settimanali di assistenza e la copertura delle stesse con personale a tempo pieno. Anche a tal proposito avevamo ragione noi quando da soli sostenavamo che le ore di part time concesse dovevano essere integrate contrattualmente con altrettante ore di assunzioni a part time e non coperte con straordinari, salti riposi, prestazioni aggiuntive che sono risultate essere solo marchingegni utilizzati dall'azienda per ridurre il personale con il conseguente crollo di quello rimasto in servizio. Come Uil-Fpl non vogliamo tavoli che durino mesi per cercare di applicare norme che non esistono, al contrario chiediamo tavoli che concertino sull'organizzazione del lavoro in ordine ai servizi da rendere alla collettivita' e conseguentemente sui carichi di lavoro che devono essere armonizzati sulla qualita' e quantita' dell'offerta data, con tutte le tipologie di orario di lavoro ad oggi in essere".

"Non crediamo - termina il sindacato - che problemi come la sperimentazione gestionale di ortopedia protesica di Bordighera, che secondo l'azienda potrebbe prevedere un 'distacco funzionale volontario', possa essere argomento da far passare tra le righe alle organizzazioni sindacali mentre magari si discute di modificare la flessibilita' di lavoro del personale amministrativo, per renderlo piu' confacente non alle esigenze del servizio, ma agli orari della dirigenza. Vogliamo evitare le solite 'furbate', che con azioni diversive fanno sfuggire la realta' delle cose fatte e da fare, chiediamo quindi, in conformita' al collegato al lavoro, l'apertura di un tavolo di contrattazione a 360 gradi per poter iniziare un percorso che dia il piu' possibile risposte confacenti alle esigenze di tutto il servizio sanitario della nostra provincia".

Carlo Alessi