E' una decisione definita dalle parti in causa "storica" quella presa dall'Amat SpA, l'Azienda che distribuisce l'acqua ad Imperia, in perfetto accordo con l'Amministrazione comunale e le Associazioni dei consumatori: le tariffe dell'acqua per uso domestico, relative ai residenti, sono diminuite (in scaglioni, dal 10 al 30 %) nella fascia 'sociale', elevata a 40 metri cubi per quadrimestre (prima era 30), mentre chi consuma di più dovrà affrontare un aumento, limitato comunque a pochi punti percentuali.
“E' una strategia che mira da un lato a favorire le fasce deboli, e dall'altro a limitare gli sprechi” hanno spiegato il sindaco Paolo Strescino ed il direttore dell'Amat, Alberto Vaccari. A conti fatti, il bilancio dell'Amat prevede una riduzione di circa cinquemila euro, legata alla riduzione tariffaria, che sarà però compensata dal maggiore introito di chi consumerà di più. La soglia di 40 metri cubi è stata ritenuta più che congrua dalle stesse Associazioni dei consumatori, che si sono dette molto soddisfatte dei nuovi rapporti instaurati con l'Amministrazione comunale e con la Spa.
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