"Le dimissioni del direttore dei giochi e il successivo ritiro delle stesse la dicono lunga sul clima di confusione che regna ai vertici della Casinò S.p.A. In tutte le aziende, i dirigenti lavorano per risolvere i problemi non per crearli".
parole dure quelle che arrivano da Lorenzo Semeria dello SNALC che sulla vicenda inerente al direttore dei giochi Danilo Romano.
"Nella casa da gioco, per responsabilità propria dei dirigenti o degli amministratori o in concorso tra loro, avviene spesso il contrario. In questi casi nessuno paga, anzi c’è chi, oltre a continuare a percepire un’ottima retribuzione, riceve pure delle riconoscenze. È del tutto evidente che in questa vicenda sono stati creati gravi problemi alla casa da gioco. Pertanto non si può far finta che non sia successo nulla. L’intera vicenda mina la credibilità del management, accentua le difficoltà della gestione, danneggia l’immagine della casa da gioco e avrà ripercussioni negative sulla intera vita aziendale. La gravità del fatto genera un ulteriore motivo di forte preoccupazione per il futuro dei lavoratori e per quello della casa da gioco. Non ci rassegneremo al declino e continueremo nel nostro impegno per una gestione della casa da gioco coerente con i principi e i valori d’impresa".