“La stazione sciistica di Monesi non morirà, anzi cercheremo in tutti i modi di investire per farla tornare ai fasti degli anni ’70, nonostante l’importante concorrenza che arriva dalle stazioni sciistiche del Nord Italia e, soprattutto del Basso Piemonte”. Lo ha detto l’Assessore Provinciale alle grandi infrastrutture, Giacomo Raineri, in un incontro con i media in provincia, per mettere la parola fine alle molte parole che si sono dette in questi ultimi tempi, relative alla possibile chiusura dell’unica stazione sciistica imperiese, dopo le note vicissitudini della società ‘Alpi Liguri’, che gestisce gli impianti e che è stata messa in liquidazione.
La stazione sarà aperta regolarmente anche nella stagione 2010/2011, ovviamente sperando che ci sia tanta neve ed è la Provincia stessa a garantire l’apertura. Ma l’ente provincia e Raineri stesso rilanciano ulteriormente, pensando al futuro di Monesi: “Non solo garantiamo l’apertura di quest’anno, come avvenuto nella passata stagione, ma stiamo lavorando a reperire i fondi per la costruzione del nuovo tratto di seggiovia, quello che, insieme alla prima che è già attiva, porterà gli sciatori fino ad un passo dal Redentore. Abbiamo richiesto i vari finanziamenti per la gara d’appalto, che partirà entro i primi mesi del prossimo anno”. Il costo del nuovo tratto si aggira sui 2 milioni e 300mila euro: “Ma ci stiamo attivando con le Comunità Montane della zona ed il Comune di Triora - prosegue Raineri - per valorizzare ulteriormente la stazione sciistica. Un altro tassello sarà sicuramente La strada Monesi-Limone. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolto un incontro, per presentare entro il 30 novembre il progetto in modo da partecipare ai fondi ‘Alcotra’, finalizzati a questa strada. Si tratta di un patrimonio unico sia per Monesi stazione sciistica, ma anche pensando all’estate, dove potremo proporre una ‘pista ciclabile’ a 2.000 metri di quota”.
Intanto, neve permettendo, la seggiovia di Monesi riaprirà l’8 dicembre prossimo, scansando così ogni dubbio sulla possibilità che i seggiolini rimangano fermi.