E’ il convegno dei grandi assenti quello che si sta celebrando presso il salone della Fratelli Carli di Imperia per festeggiare i 50 anni dell’Autostrada dei Fiori. A dare forfait, infatti, sono stati sia il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Altero Matteoli (motivi di salute) che il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota che avrebbe dovuto partecipare al dibattito su “Ferro, Gomma, Nave” sul futuro dei trasporti. In extremis è arrivato il governatore della Liguria Claudio Burlando. A fare gli onori di casa (in tutti i sensi) sono stati il presidente dell’Adf Gian Franco Carli e il sindaco di Imperia Paolo Strescino che oltre a fare gli auguri per i 50 anni ha ricordato i tempi della sua militanza nel Cda di Autofiori. Commosso l’intervento di Manfredo Manfredi che ha ripercorso i tempi della realizzazione del tracciato mettendo in evidenza, in merito alla pluricitata Albenga- Carcare – Predosa (da realizzarsi secondo Gian Franco Carli entro il 2010 e per la quale servono 6 miliardi di euro) il potenziamento parallelo della Statale 20 del Colle di Tenda, della SS 28 e dell’Aurelia .-bis. “Se saremo tutti convinti – ha concluso Carli – della necessità di un sistema a cerniera efficiente che costituisca tra autostrade, ferrovie, porti, la naturale saldatura dei grandi itinerari su cui si è sviluppata la civiltà occidentale ed ognuno di noi attuerà le azioni conseguenti, questa celebrazione sarà sicuramente ricordata pere quello che abbiamo saputo seminare”. Dopo Carli hanno preso la parola l’ingegner Alfredo Borchi amministratore delegato e direttore generale dei Adf. Significativa la chiusura di Manfredo Manfredi:“Il futuro è di chi sa dipingerlo ma anche realizzarlo". Nella seconda parte della mattinata il dibattito sarà incentrato sullo sviluppo dei collegamenti viari, ferroviari e marittimi, mirato a definire un sistema integrato di mobilità in grado di creare efficaci connessioni destinate a migliorare l’accessibilità dei territori. Il fil rouge della conversazione sarà l’evoluzione nei prossimi anni del sistema complessivo della mobilità di uomini e merci nella Liguria di Ponente e delle sue ripercussioni sull’intero sistema infrastrutturale europeo. Il tema è affrontato dagli oratori nei suoi molteplici aspetti: ferroviari con particolare riguardo al raddoppio della Ventimiglia-Genova, portuali con riferimento specifico al nodo di Savona e Vado Ligure, interportuali per la logistica integrata e stradali con specifico interesse al sistema autostradale a rete che dovrà tenere conto anche di un possibile variante estesa alla Francia e quindi di respiro europeo (la Cuneo/Sisteron), studiata al fine di garantire una alternativa alla A8 francese e proprio alla A10 Ventimiglia-Genova.