Il Partito Democratico ritorna a trattare, criticando fortemente ancora una volta la gestione della Civitas, la società patrimoniale con socio unico il Comune di Ventimiglia. "Dopo circa 18 mesi dalla sua nascita - scrive il PD frontaliero - confermiamo l’inopportunità per il Comune di doversi dotare di un simile strumento, che sta risultando essere soltanto un grosso' baraccone', molto costoso per la collettività. Un 'baraccone' con dentro una 'giostra' instabile sulla quale continua a girare il ristretto vertice che decide le sorti della città di Ventimiglia, con capo assoluto (sulla carta) il Sindaco Gaetano Scullino e i suoi pochi e stretti collaboratori . Tutto questo avviene liberamente, dopo la riuscita manovra di annientare ogni prerogativa del Consiglio Comunale e dopo avere costituito una Giunta 'fantoccio' sotto il pieno controllo, nonché ad immagine e somiglianza dello stesso Sindaco".
Parole forti, quelle del PD, che prosegue: "Non si può certo pensare che la differenza la possa fare l’organo previsto per legge, il Consiglio d’Amministrazione della società, ai più completamente sconosciuto e composto da tre adepti consiglieri comunali che si stanno dimostrando anche fedelissimi al loro Capo ed in particolare molto silenziosi. Difatti l’unica vera capacità che sta emergendo dal ruolo di questi componenti è l’esercizio del silenzio davanti ad ogni volere del loro comandante. La realtà, che pochi sanno, è che la società Civitas ad oggi si è indebitata con le banche per un importo di circa 3 milioni di euro (sei miliardi delle vecchie lire) che corrisponde al 30% del valore degli immobili di sua proprietà. Tali immobili è bene chiarire, sono fabbricati già di proprietà del Comune di Ventimiglia (quindi pubblici) conferiti a titolo gratuito alla stessa società, per la costituzione del capitale sociale. In pratica un bel gioco del 'Monopoli' condotto con soldi pubblici".
Altre affermazioni molto 'forti' contro la Civitas ma il PD non cambia direzione e prosegue: "L’ultima novità a riguardo proprio i debiti accumulati, la ritroviamo in una estiva e poco declarata deliberazione Giunta Municipale dell'11 agosto , dove si è preso atto (in una fase ridotta – sicuramente per caso - della composizione dei membri i Giunta) che la società Civitas ha acceso un ulteriore prestito bancario di 2 milioni di euro. Ad oggi, fatta una prima analisi dell’attività di Civitas, non siamo in grado di individuare il motivo per cui la comunità ventimigliese debba accollarsi un’altro debito così importante. E' sicuramente 'politicamente scorretto' che una amministrazione si impegni economicamente in modo esponenziale, se non palesemente motivato e necessario per un alto interesse collettivo, per un periodo gestionale che va oltre al proprio mandato amministrativo (anno 2012). Per questo è venuto naturale chiedere al nostro Gruppo Consiliare di presentare un’interpellanza urgente per avere delucidazioni approfondite in merito a quest’ultima operazione finanziaria , che ci desta forte preoccupazione".
Il Partito Democratico non va poi per il sottile e chiede decisamente la chiusura di Civitas: "Per l’ennesima volta, coerentemente a quanto già detto in questi 24 mesi, è necessario che Civitas chiuda subito, evitando di proseguire ulteriormente in un’avventura dimostratasi non utile per il rilancio economico della città e che ci sta costando troppi soldi. Questa gestione troppo politicizzata che sta mettendo a forte rischio il patrimonio comunale, è condotta in modo poco trasparente e assolutamente verticistica, con mezzi e uomini insufficienti per una società di tale portata ed esposizione finanziaria. Chiediamo con forza che si proceda ad una rigida separazione tra la gestione societaria di 'Civitas' e la gestione amministrativa del Comune di Ventimiglia , con massima autonomia dei rispettivi ruoli. Ad oggi a nostro giudizio, vi sono innanzitutto troppe sovrapposizioni di incarichi amministrativi tra chi opera in contemporanea sia nello staff del Sindaco, sia nella gestione di Civitas che nella macchina comunale. Inoltre la gestione amministrativa di una società di tale portata è affidata, a nostro giudizio, ad un numero troppo limitato di operatori e tecnici (la maggior quota a part-time), che pur dimostrando capacità ed impegno non possono, per ovvie conseguenze, dare un risultato ottimale, come per esempio nel controllo della qualità delle opere pubbliche e verifica delle voci dei capitolati d’appalto".
Il PD prosegue sempre puntando il dito contro Civitas: "Riteniamo che sia insostenibile che una società che solo di manutenzione urbana riceve dal Comune oltre 600 mila euro all’anno di soldi pubblici e che è destinata a movimentare svariati milioni di euro, con un Piano d’Impresa ultra decennale, non abbia in organico un responsabile tecnico a tempo pieno. Il rischio che si vada a trascurare quell’esercizio richiesto alle pubbliche amministrazioni, riguardante i controlli quotidiani sull’operato delle imprese affidatarie di lavori. Infine un ulteriore nostra preoccupazione sta nel fatto che a questa società , l’amministrazione comunale Scullino ha destinato quasi tutte le sue potenzialità economiche, organizzative e strategiche tralasciando, in un momento così difficile e di grave crisi sociale ed economica, i servizi primari prestati alla persona ed alle famiglie, a cui un pubblico amministratore è principalmente demandato. Tutto ciò predetto e maggiormente sviluppato nei quesiti rivolti al Sindaco ed indicati nella nostra interpellanza, bocciamo con uno zero assoluto la gestione Civitas ed i geni che l’hanno partorita ".