"Nel riservarmi di assumere prossimamente una posizione unitaria con altri colleghi dell'Opposizione nel merito delle questioni aperte della portualità cittadina, ritengo di dover fare alcune considerazioni su quanto si e' saputo degli incontri tenuti sullo stesso tema lunedì e martedì, il primo tra i dirigenti del PdL locale, l'altro tra l'Amministrazione Comunale e il Sig. Caltagirone".
Parole di Pasquale Indulgenza capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia che interviene su quanto sta succedendo in questi giorni nel capoluogo di provincia.
"Innanzitutto, va evidenziato che l'annunciato ritorno di Carlo Conti ai vertici della "Porto di Imperia" spa conferma in pieno la 'presa' dell'ex ministro Scajola, che dicono intenzionato, quale deus ex machina, a riprendere un suo ruolo di primo piano dopo l'infelice (e inquietante) vicenda romana che lo ha coinvolto, ma nel contempo denuncia clamorosamente quanto l'Amministrazione Comunale dipenda da quella volontà, non abbia adeguata autonomia e si contradddica di continuo. Conti viene da sempre considerato 'fedelissimo' di Scajola (come del resto il presidente della società, l'immarcescibile Paolo Calzia). Con Conti, al centro dell' affaire delle colonnine sulla banchina di Oneglia, prima piazzate a servizio degli yachts e poi tolte fugacemente quando le cose si complicarono, senza che il Comune ne fosse almeno preavvisato), l'Amministrazione Comunale ha avuto fino a ieri vivi e crescenti contrasti, emersi pubblicamente, come, ad esempio, quelli testimoniati dalle durissime dichiarazioni rilasciate nella suddetta occasione dall'ora vicesindaco Lanteri. Contrasti - spiega - in realtà strettamente intrecciati con la polemica che contestualmente andava salendo con "Acquamare" e Caltagirone, riguardanti giusto il tenore del rapporto con il colossale, debordante socio privato. Ed ora, proprio Conti viene riproposto per mettere la cose a posto e superare le divergenze! In quale direzione, chiunque sia dotato di un minimo di perspicacia può capirlo. La figura che in primo luogo ne esce sminuita, é proprio quella del Sindaco, che ancora una volta, dopo le 'bacchettate', si prende la parte di quello che deve attaccare l'Opposizione (cosa assai discutibile, in verità: sarebbe semmai stato logico che lo facesse una parte politica, non un ruolo istituzionale super partes), accusata di 'gettare fango' e 'danneggiare l'immagine della Città'. Un attacco politico - prosegue Indulgenza - portato, con parole simili a quelle pronunciate in occasione di Mafiosissima, da una carica istituzionale che sembra non rendersi conto che così facendo, mirando facile al solito bersaglio, si presta a spostare il problema da dove esso realmente si trova, e cioè proprio all'interno dei 'poteri forti' - politici ed economici - che governano "Porto di Imperia" e assetti locali. Sono le cose stesse a mostrare clamorosamente questa verità: nel "vertice" del Pdl, "voluto" da Scajola, ("vertice" - va sottolineato - svoltosi nella sede di un partito politico con la partecipazione degli amministratori comunali e della Spa), il Sindaco risulta essere stato attaccato e contestato pesantemente da Conti e Calzia, vale a dire dai due uomini che rimangono ai vertici della partecipata "Porto di Imperia". E' chiarissimo, quindi, chi comanda e fa le scelte....Per tutte queste ragioni, che riguardano in primo luogo la salvaguardia del ruolo pubblico (quindi, delle prerogative di tutti i cittadini) e la sua dignità, mi auguro che l'Opposizione sappia riprendere con ulteriore efficacia l'iniziativa che le spetta in vista del Consiglio Comunale del 23, il quale, stando alle uscite e alle iniziative dei responsabili dell'Amministrazione Comunale, si annuncia sotto i peggiori auspici".
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