Sprechi in Comune a Sanremo: Daniela Cassini risponde "Accanimento demagogico"

" Io sono qui a svolgere il mio ruolo in modo corretto, non accetto da Zoccarato nè illazioni gratuite, nè insinuazioni nè tantomeno intimidazioni".

Toni duri quelli usati dal Consigliere Comunale di Opposizione Daniela Cassini che interviene sulla questione degli sprechi a palazzo Bellevue. Al centro della discussione sollevata in questi giorni, alcune dichiarazioni fatte dal sindaco Maurizio Zoccarato. La delicata questione che ha fatto scoppiare un vero e proprio polverone e poi stata data in responsabilità alla precedente amministrazione. Proprio a seguito di questo risvolto, Daniela Cassini, ex assessore della giunta Borea a stretto giro rimanda al mittente accuse ed insinuazioni più o meno velate attaccando il modo di fare del primo cittadino.

"Leggo le cronache di questi giorni in ordine ai presunti illeciti in Comune e leggo anche le dichiarazioni divaganti del Sindaco Zoccarato, in cui tira pretestuosamente in ballo la Giunta Borea. Ho letto anche il 'Punto di Claudio Porchia' che fa considerazioni interessanti. A queste (senza impegnarlo!) aggiungo alcune mie personali riflessioni. - spiega Daniela Cassini che poi dichiara - La verità amara quale è oggi, nell’attesa di chiarezza sull’inchiesta vera? Il Sindaco Zoccarato sta giocando con questioni molto serie, quali la corretta gestione della cosa pubblica. Gioca mediaticamente, ma lo fa infamando in modo indiscriminato avversari politici e il complesso della struttura comunale creando un clima di linciaggio generale indistinto. Apprezzo l'impegno ed il lavoro di approfondimento fatto in questo frangente dall’attuale Amministrazione, ne attendo la verifica sulle esatte e concrete risultanze da parte della magistratura, unica deputata a fare indagini ufficiali e quantificarne eventuali danni. Ora come sempre chi ha sbagliato paghi, le responsabilità sono personali e particolarmente gravi se in capo a dipendenti e dirigenti pubblici. In caso di irregolarità dovere preciso di Zoccarato in quanto pubblico amministratore è esattamente quello di rivolgersi all’autorità giudiziaria per la competenza che è propria. Come competenza precisa sulla gestione e sul controllo, all’interno del Comune, è dei dirigenti dei vari settori. - prosegue - La struttura nel complesso non merita di pagare per eventuali colpe di pochi o per il narcisismo o la superficialità politica del Sindaco.
Zoccarato ha fatto anche un uso politico strumentale degli avvenimenti con attacchi e giudizi sul lavoro altrui che neppure conosce. E’ in malafede - dice - quando lancia velate accuse di connivenze ai componenti dell’attuale minoranza. Dichiarazioni eccessive di cui si assume la responsabilità e anche surreali, visto che è circondato da esponenti di tante passate Amministrazioni! Un comportamento inqualificabile che tenta di sviare l’attenzione da altre questioni. Noto certamente un accanimento demagogico fatto di attacchi alla mia attività politica, dovuti evidentemente alla mia opposizione intransigente all’attuale Amministrazione; un comportamento di questo tipo l’ho sempre messo in conto e non mi preoccupa nè mi intimidisce. - conclude - Io sono qui a svolgere il mio ruolo in modo corretto, non accetto da Zoccarato nè illazioni gratuite, nè insinuazioni nè tantomeno intimidazioni. Pensi il Sindaco a fare con serietà (e onestà intellettuale) il suo lavoro, a mio parere molto lacunoso per quanto riguarda i reali problemi della città".