Ernesto Basso scrive perchè auspica un po' di chiarezza in merito ai posteggi auto per i disabili.
”Sono un disabile perché affetto da Sclerosi Multipla, mi sposto in sedia a rotelle e sono titolare della patente B speciale.
La sentenza numero 21271 emessa dalla Seconda Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione di Palermo lo scorso 5 ottobre non ha fatto altro che creare una grande confusione e disparità tra i disabili, e vorrei sapere se la Vostra amministrazione ha aderito a tale sentenza.
Oggi, oltre a i nostri problemi, quando arriviamo in una località, in prima battuta dobbiamo cercare i posti invalidi e se questi sono occupati a torto o a ragione dobbiamo rincorrere un vigile urbano per sapere se la sosta del disabile e consentita gratuitamente sulle strisce blu.
Ricordiamo a tutti che la detta sentenza NON è legge, come lo sostiene il nostro caro Sindaco di Ventimiglia che prima afferma in data 27/02/2010 (in basso) di avere dato disposizione agli addetti ai controlli, e poi dice esattamente il contrario in data 11/05/2010 (in basso).
La Sentenza è un’indicazione per i comuni più o meno sensibili al problema dei disabili perché dice :
Estratto:
.... per il quale l'ente proprietario della strada può "vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli...
Dalla lettura della sentenza n.21271 del 5/10/2010, ci possiamo rendere conto che c'è una volontà da parte del Sindaco di fare cassa, (far cassa da parte della pubblica amministrazione su chi già ha tante difficoltà è veramente squallido, come se non bastasse la disgrazia avuta nella vita), perché la sentenza non impone niente….
E’ vero che la sosta gratuita non è tutelata da nessuna normativa fino a quando il TAR del Lazio con Sentenza n. 6044 del 25 maggio 2006 annullasse la nota del 6 febbraio 2006 Prot. 107 emessa della Direzione generale per la motorizzazione (Dipartimento per i trasporti terrestri) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che penso sia più in grado di diffondere una nota sul settore dei trasporti.
(i 20 posti supplementari non sono mai stati realizzati)
Ma è tanto vero ugualmente che il posti riservati alla donne non fa l’oggetto di nessuna nota ne legge dello stato (come succede a Bologna dove si sono designati degli spazi per auto utilizzate da donne.
Non dobbiamo parlare di norma (inesistente) di legge o note annullate ma di persone con difficoltà.
Potremo ancora parlare
di parcheggio disabili non a norma :
- lunghezza (nel caso di parcheggio posto lungo il senso di marcia): non inferiore a 6 m
- larghezza non inferiore ai m 3.20 (dov’è possibile)
dei marciapiedi :
- Il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti non deve comunque superare i 15 cm.
- della mancata adozione, da parte del nostro Paese, del contrassegno europeo per disabili (foto), già prescritto ben dodici anni fa (4 giugno 1998) dalla Raccomandazione 98/376/CE del Consiglio Europeo, e trasformato finalmente con la legge 120/10 (manca ancora il regolamento di attuazione, ci vorranno altri 12 anni ?)
Naturalmente i pochi parcheggi per disabili che si trovano in centro città sono diventati posteggio privati perché non c’è più rotazione per paura di non trovare più posto…
Carissimi Sindaci, mi dovete scusare per la lunghezza dell’email ma il problema è troppo delicato e fa appello al buon senso e alla Vostra sensibilità ed a quella della Vostra amministrazione".