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Politica | 27 agosto 2010, 18:42

Ventimiglia: gara d'appalto Civitas per il centro storico, dura lettera della Confindustria

Lunga lettera, corredata da un esposto. E' possibile scaricare anche i 'Durc' incriminati.

Ventimiglia: gara d'appalto Civitas per il centro storico, dura lettera della Confindustria

Dura presa di posizione della Confindustria di Imperia che ha scritto una lettera 'aperta' al Sindaco di Ventimiglia, al Direttore Generale, al Procuratore della Repubblica ed al Prefetto, riguardante la gara di appalto della Civitas S.r.l., per l'affidamento dei lavori di riqualificazione nei vicoli centro storico (2° lotto).

La lettera della Cassa Edile è scaricabile cliccando QUI;
I Durc incriminati nella vicenda sono scaricabili cliccando QUI.

"In 26 marzo abbiamo ricevuto segnalazione - scrive la Confindustria - da parte di un’Impresa, nostra associata, relativamente all’eventualità che l’impresa Arti Group S.r.l., aggiudicataria della gara indicata in oggetto, effettuata dalla Civitas S.r.l. di Ventimiglia, società municipalizzata, soggetta a controllo analogo, non avrebbe rispettato la dovuta regolarità contributiva;
- come noto, il Decreto Legge n. 185/2008 (c.d. Anti crisi), convertito in legge n. 2/2009, ha previsto per i lavori pubblici l’obbligo di richiesta ed acquisizione del D.U.R.C. direttamente da parte delle Pubbliche Amministrazioni appaltanti;
- il D.U.R.C. relativo a lavori pubblici differisce dal D.U.R.C. per lavori privati in edilizia e, pertanto,  gli stessi non possono ritenersi equivalenti;
- la Civitas S.r.l., di fronte alle numerose richieste di verifica della documentazione, da parte sia dell’Impresa seconda classificata nella gara d’appalto in questione sia della Cassa Edile d’Imperia sia della Confindustria d’Imperia, ha risposto, sempre in modo molto generico, di aver provveduto all’analisi della documentazione necessaria per poter procedere all’aggiudicazione definitiva all’Impresa Arti Group S.r.l., senza, peraltro, trasmettere mai alcun documento di riscontro;
- il 28 luglio scorso la Confindustria d’Imperia, per la quale è di fondamentale importanza la massima diffusione della cultura della legalità e della trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche ed in particolare negli appalti di lavori, al fine di prevenire ogni possibile inquinamento del mercato, viziato da logiche competitive al di fuori delle regole di mercato e del rispetto della legge, ha inviato una lettera alla Cassa Edile di Roma, quale unico ente competente in merito, affinché fosse possibile verificare se l’Impresa Arti Group S.r.l., con sede legale in Roma, fosse in regola con il versamento dei contributi obbligatori previdenziali ed assicurativi sia alla data della dichiarazione resa per partecipare (presumibilmente il 18 marzo 2010), sia alla data dell’effettuazione della gara in oggetto (il 22 marzo u. s.), quale aggiudicataria della medesima;
- il 23 agosto scorso la Cassa Edile di Roma, con raccomandata A/R, in riscontro alla suddetta lettera della Confindustria d’Imperia, comunicava che l’Impresa Arti Group S.r.l. non risultava in regolare con i pagamenti contributivi alle date sopracitate (come risulta da documentazione BNI prodotta – Banca Nazionale delle Irregolarità – con data esito del 13 agosto 2010);
- la cassa edile di Roma ha aggiunto, altresì, che l’Impresa Arti Group S.r.l. abbia chiesto al medesimo ente nel mese di marzo 2010 solo due D.U.R.C. per effettuare “lavori privati in edilizia”, rilasciati regolari, in quanto la posizione debitoria relativa al mese di dicembre 2009 era stata regolarizzata, con versamento del 30 marzo 2010, quindi 8 giorni dopo lo svolgimento della gara d’appalto pubblica in oggetto".

"In riferimento alle dichiarazioni apparse negli ultimi giorni - scrive la Confindustria di Imperia - relativamente alla gara di appalto della Civitas S.r.l., per affidamento lavori di riqualificazione vicoli centro storico - 2° lotto:     · L’iniziativa associativa, a tutela e su sollecitazione di una impresa associata, che opera e garantisce il lavoro a molti lavoratori del territorio, relativamente alla irregolarità della posizione di una impresa risultata aggiudicataria della gara suindicata, ha portato ad una evidente conclusione: la dichiarazione sostitutiva prodotta, sulla base di quanto asserito dalla Cassa Edile di Roma, non corrispondeva alla realtà, né alla data della sottoscrizione né alla data dell’aggiudicazione.
· La stazione appaltante Civitas srl, sulla base di quanto asserito nella raccomandata della Cassa Edile di Roma del 23 agosto 2010 non avrebbe provveduto, contrariamente a quanto da essa affermato, (lettere del 9 aprile 2010 del geom. Emanuelle Barberis e del 2 agosto 2010 a firma Dott. Armando Bosio) alla verifica della regolarità della documentazione prodotta e della idoneità della stessa.
· La gara è stata aggiudicata in via definitiva nonostante le numerose diffide e l’invito a verificare la veridicità del contenuto della dichiarazione sostitutiva prodotta, con numerosa corrispondenza e costanti richiami alle procedure che disciplinano la materia dei lavori pubblici.
· È quanto mai anomalo che per la verifica documentale relativamente alla regolarità dei versamenti dei contributi dei lavoratori, inerente la gestione di appalti e di risorse pubbliche si sia reso necessario l’intervento, oltre che dell’impresa interessata, diretto e tramite suoi legali, anche della Sua Associazione di appartenenza, in assenza totale di riscontro per ben 5 mesi, nonostante le numerosissime sollecitazioni.
· Appare inoltre anomala l’affermazione espressa, peraltro agli organi di stampa, che risulti sufficiente la presentazione di un DURC regolare in sede di inizio lavori e non invece, come previsto dalla legge, che la posizione contributiva di Arti Group S.r.l., doveva essere regolare alla data di aggiudicazione, cosa che peraltro comporta la necessaria esclusione di detta Impresa dalla gara, ai sensi della normativa sui pubblici appalti (art. 38, d.lgs. n. 163/2006);
· Che il solo intervento di Confindustria diretto, con lettera indirizzata alla Cassa Edile di Roma in data 28 luglio 2010, ha consentito di riscontrare, cosa evidentemente sfuggita a chi porta la responsabilità del controllo della gara d’appalto, in seno alla stazione appaltante, che alla data della sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva (18 marzo 2010)  l’impresa non era in regola sulla base di quanto asserito dalla Cassa edile di Roma.
· Appaiono ad oggi ancor più sconcertanti le dichiarazioni dei responsabili di Civitas e del Sindaco, relativamente al tema in oggetto, che nella valutazione della vicenda, omettono completamente la sostanza e le conseguenze giuridiche da essa derivanti, sui contenuti espressi molto chiaramente dalla Cassa edile di Roma: 'L’Impresa Arti Group srl …, non risulta regolare, con lo Scrivente Ente alle date fotografate …. del 18 marzo 2010 e 22 marzo 2010…come risulta da documentazione Banca nazionale delle irregolarità”;  e ancora recita la Cassa edile di Roma ...'. Si precisa che nessuna Stazione appaltante aveva richiesto alcun DURC, per l’impresa Arti Group srl, relativamente alle date indicate …. né per 'Verifica autodichiarazione per Appalto di Lavori Pubblici' alla data del 18 marzo 2010 e neppure per 'Aggiudicazione Gara di Appalto di Lavori Pubblici alla data del 22 marzo 2010'.
· Appaiono altresì anomale le dichiarazioni di un dirigente della stazione appaltante, il cui unico scrupolo dovrebbe essere l’accertamento della regolarità delle procedure e della regolarità della documentazione prodotta, nella gestione delle risorse pubbliche (circa 400.000,00 € in questa gara), e che invece, esprimendo valutazioni di ordine meramente  politico,  denuncia come tentativo di condizionamento la semplicissima e cortese richiesta di verifica di regolarità di una dichiarazione sostitutiva. Verifica peraltro mai effettuata, a quanto asserisce la Cassa Edile di Roma, e che solo l’intervento diretto di Confindustria Imperia ha consentito di determinare il riscontro previsto dalla legge in materia di  dichiarazioni sostitutive prodotte nelle gare d’appalto.
· A conferma di ciò leggiamo attraverso gli organi di stampa, che la stazione appaltante avrebbe inoltrato alla procura della Repubblica (che peraltro aveva già ricevuto direttamente  la segnalazione dalla Cassa Edile di Roma) la verifica della eventuale mendacità della dichiarazione stessa, possibile solo tuttavia a seguito di una verifica, che a quanto risulterebbe agli atti nessuno avrebbe fatto.
· Per ogni ulteriore considerazione ed in riferimento alle gravi dichiarazioni apparse in più circostanze sugli organi di stampa, considerate gravemente lesive dell’immagine della Confindustria Imperia e dei suoi dirigenti, la sede del confronto sarà esclusivamente quella degli organi preposti agli idonei accertamenti.
· Confindustria opera per lo sviluppo economico,  delle imprese e dei lavoratori del territorio, in un quadro di assoluta legalità e trasparenza, che non può essere solo declamata ma deve essere sostanziale e di parità di trattamento e concorrenza tra tutte le imprese, nel rispetto assoluto dei ruoli e delle istituzioni, in un quadro di efficienza amministrativa, ma vigile rispetto alle anomalie amministrative che le imprese ci segnalano e che purtroppo paiono talvolta fondate, come questo caso ha ampiamente dimostrato".

Carlo Alessi

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