“Siamo un gruppo dotato di una testa nel quale c’è un cervello che cerchiamo di far funzionare nel miglior modo possibile, da persone libere, senza portare nulla all’ammasso e soprattutto sapendo di rappresentare sul territorio un’area moderata che a noi fa riferimento”.
Vittorio Adolfo, coordinatore regionale dei Popolari Liberali, formazione politica che a livello nazionale fa capo a Carlo Giovanardi e che orbita nel Pdl, manda un messaggio chiaro al centro-destra e che sa anche di ultimatum: se ci volete siamo qui, ma non a qualsiasi condizione. Adolfo, forte di 2400 aderenti a livello regionale, di cui solo una cinquantina (in pratica solo chi ha avuto incarichi amministrativi) a suo dire sono entrati a far parte del Pdl in maniera organica, aggiunge:“Sono tutti personaggi che arrivano dalla scissione dall’Udc, che hanno un tradizione politica basata sul confronto, sulla discussione, sui congressi, su scelte operate sulla condivisione, che hanno una difficoltà enorme a far parte di un partito verticistico come il Pdl”. Prosegue Adolfo:“A livello regionale non abbiamo condiviso nulla delle scellerate decisioni politiche che hanno portato alla sconfitta alle regionali. La responsabilità dei risultati negativi non ricade su di noi. Anzi, la vittoria al Senato del 2008 è riconducibile ai voti che abbiamo strappato all’Udc, come è facilmente riscontrabile consultando i siti internet". Come la vede, quindi, Adolfo, la collocazione sua e dei suoi? Conclude l’ex parlamentare dell'Udc:“Per il futuro ci affidiamo alle riunioni del prossimo settembre del nostro coordinamento regionale, al dibattito nazionale e soprattutto alle scelte politiche che farà il Pdl a livello nazionale e regionale”.