Politica - 25 agosto 2010, 07:21

Diano Marina: lunga 'lettera aperta' del Prc sulla situazione politica locale

"La situazione politica di Diano Marina si sta sempre più deteriorando: ormai il 'tiro al Basso' è diventato un famoso sport locale, praticato da grandi e bambini, che tra i giochi estivi ha sorpassato come celebrità persino il
vecchio calciobalilla. Quello che molti dimenticano, però, è che il Dott. Basso, da solo e a titolo personale, non potrebbe fare tutti i danni che vengono da più parti lamentati a gran voce e con gran dispendio di inchiostro tipografico, se non fosse spalleggiato da una Giunta e un Consiglio conniventi e per nulla disposti a mettere un adeguato freno alle sue 'goliardiche' pensate".

Lo scrive la dirigenza del Prc di Diano Marina che prosegue: "L'opposizione in Consiglio Comunale, dopo tre anni di scarsissima attività nella quale non è stata particolarmente brillante, si è risvegliata dal lungo letargo e ha scoperto improvvisamente che a Diano Marina ci sono delle cose che non vanno. Forse sarebbe stato meglio essere stati più attenti prima, come per esempio alla riunione straordinaria di Consiglio Comunale del 28 giugno, dove è stata rinnovata fino al 2015 la convenzione tra il Comune e la società GM, alla quale nessun membro dell'opposizione ha partecipato, non fosse stato altro che per esprimere il proprio dissenso o disgusto o, molto più prosaicamente, per far arrivare la maggioranza in ritardo per l'ora dell'aperitivo. A quanto pare, quindi, la lunga maratona a ostacoli, gomitate, spintoni e sgambetti per rimpiazzare Basso nell'ambitissimo ufficio con vista sull'angolo di piazza Maglione è iniziata, almeno ufficiosamente. Crediamo che a questo punto sia doveroso e corretto, visto che come ormai tutti hanno potuto constatare Rifondazione Comunista è presente sul territorio con un impegno non indifferente, far conoscere le nostre intenzioni sia alla cittadinanza che alle altre forze politiche. A fronte di una articolata critica alle negatività che riscontriamo nel Comune di Diano Marina ci vediamo come forza politica impegnata in primo piano nella vicenda elettorale: portiamo infatti a conoscenza dei cittadini che già forze politiche e personaggi e/o personalità locali ci hanno contattato. Riteniamo doveroso, nel rispetto dei cittadini ed anche della nostra coerenza, far conoscere a tutti le nostre convinzioni ma, soprattutto, le nostre proposte irrinunciabili per una presenza nella tornata amministrativa".

Questi i punti essenziali che, secondo il Prc dianese dovrebbero caratterizzare l'orientamento e l'operato della prossima Amministrazione:
• NO alla GM: tutto quanto è attualmente gestito dalla GM, con grande spreco di denaro pubblico e risultati molto discutibili, deve ritornare nelle mani del Comune che, in questo modo, disporrà di più fondi per la gestione di acquedotto, fognatura e servizi sociali;
• NO all'ampliamento dell'attuale approdo: l'attuale approdo turistico non deve essere allargato a discapito della spiaggia ma, soprattutto, non deve trasformarsi in un paravento per l'ennesima speculazione immobiliare;
• SI allo studio di un futuro spostamento dell'approdo al molo Landini: "Riteniamo sarebbe utile studiare la possibilità, per quando l'attuale approdo necessiterà di lavori di manutenzione, di spostare l'approdo verso il molo Landini, recuperando il litorale occupato nella parte più centrale di Diano Marina e destinandolo alla balneazione";
• SI alla salvaguardia del litorale: lo spazio destinato a spiagge libere e libere attrezzate deve diventare, come previsto dalla legge vigente, non meno del 40% del litorale;
• NO alla privatizzazione dell'acquedotto: lo Statuto Comunale dovrà essere modificato in modo che l'acqua possa rimanere un bene pubblico, anziché
finire in mani private; la privatizzazione non è mai una buona idea, come ha dimostrato bene la GM;
• NO all'uso esclusivamente speculativo della Caserma Camandone: l'area della Caserma Camandone non dovrà diventare l'ennesimo agglomerato di seconde case mascherato da 'centro benessere', destinato ad un prematuro fallimento di comodo o a qualche altra estemporanea iniziativa che ne impedisca per sempre l'utilizzo da parte di tutta la cittadinanza del comprensorio dianese;
• SI ad un uso sociale a favore di tutta la collettività della Camandone: "Noi crediamo che la trasformazione della Camandone in un campus universitario, per la sua caratteristica di essere affollato durante la bassa stagione, possa avere una ricaduta positiva sul tessuto socio-economico di tutto il dianese; in questo spazio possono essere creati anche quegli spazi di aggregazione e di incontro attualmente mancanti sul territorio".

"La prossima Amministrazione - prosegue il Prc - inoltre, avrà a che fare con lo spostamento della ferrovia, che comporterà tutta una serie di problemi":
• "Come si chiamerà la futura fermata ferroviaria? Diano San Pietro, dal nome del comune ove è ubicata? O Diano Marina, visto che sostituirà la vecchia? Oppure ancora Golfo Dianese, per comprendere anche la soppressa stazione di Cervo-San Bartolomeo?"
• "Come verrà riorganizzata la viabilità: per esempio via Campodonico sarebbe l'asse logico di collegamento tra l'Aurelia e la ferrovia, ma sarebbe criminale lasciarvi il parco giochi, visto che in quel punto non vi è neppure un marciapiede, con l'eliminazione dei passaggi a livello e dei sottopassaggi?
• "Come verranno gestiti i trasporti pubblici tra la fermata ferroviaria e il centro città?

"Sono tutti punti - termina il Prc dianese - che dovranno essere affrontati con molta serietà nei prossimi anni, non solo dall'Amministrazione di Diano Marina ma in concerto con le Amministrazioni degli altri comuni del comprensorio. Sappiamo che l'attuale sciagurata tendenza del Governo è quella dei tagli alle istituzioni locali (Regioni, Province e Comuni), e questo significa meno soldi a disposizione dell'Amministrazione, però siamo convinti che una buona gestione della cosa pubblica consenta di riuscire a fare qualcosa di buono anche con quel poco che si riesce ad ottenere, senza bisogno di ricorrere a mezzucci molto discutibili e controproducenti come la proliferazione di multe e posteggi a pagamento o cose simili. Abbiamo intenzionalmente limitato i nostri punti chiave a questioni più pratiche che ideologiche per permettere anche a chi non si identifica nel nostro partito di poter partecipare ad una eventuale coalizione, come ci è già stato chiesto da più parti".