Tirreno Power, con riferimento all'iniziativa annunciata dalle associazioni savonesi, precisa quanto segue:
Il progetto presentato da Tirreno Power per la centrale di Vado Ligure prevede una riduzione delle attuali emissioni, già ampiamente sotto i limiti di legge, in media di un ulteriore 5% grazie alle tecnologie più avanzate adottate. Il progetto che riscuote un generale consenso in particolare da parte delle organizzazioni datoriali e sindacali - prevede investimenti per circa un miliardo di euro e un incremento occupazionale di 300 posti di lavoro a fronte di un miglioramento della situazione ambientale complessiva. L'iniziativa prevede anche lo sviluppo di produzione da fonti rinnovabili per una potenza complessiva di 180 Megawatt;
L'impatto ambientale dell'impianto è costantemente monitorato dagli enti pubblici chiamati alla tutela della salute e come ribadito ufficialmente in più occasioni "non desta preoccupazione". Le attività di ricerca giunte a conclusione recentemente probabilmente uniche in Italia per complessità e livello di approfondimento - svolte dagli enti pubblici specializzati(documenti ufficiali della Regione Liguria, studio dell'IST Istituto Scientifico Tumori e ASL 2 Savonese) hanno ribadito l'assenza di qualsiasi rischio specifico. In particolare lo studio decennale 1994-2004 dell'IST-ASL 2 chiarisce come nei comuni della provincia di Savona il rischio di salute derivante da condizioni ambientali non presenta particolari criticità con una situazione in linea con la media nazionale se non addirittura migliore;
Per quanto riguarda le emissioni, la provincia di Savona è al 25° posto in Italia per le minori concentrazioni di polveri sottili confermando una qualità dell'aria più che buona (Dati ambientali APAT annuario 2007); Non è corretto presentare il progetto di Vado Ligure come un'iniziativa dell'ing. De Benedetti, che non ha alcun ruolo in Tirreno Power. La società non è di proprietà della famiglia De Benedetti e non fa parte del gruppo CIR. Sorgenia, società del gruppo CIR, è uno degli azionisti di Tirreno Power con una quota di circa il 38%. Il resto del capitale è posseduto da altre importanti aziende energetiche quali ACEA, GDF-SUEZ, Hera e Iren. Il progetto di Vado è un'iniziativa del management di Tirreno Power, condivisa con tutti gli azionisti della società.