Attualità - 19 agosto 2010, 12:46

Sanremo: un altro cimelio della seconda guerra mondiale riaffiora in alta Valle Argentina

Sanremo: un altro cimelio della seconda guerra mondiale riaffiora in alta Valle Argentina

Dopo la consegna ai parenti, da parte del Comune e dell’Associazione Nazionale Alpini di Sanremo, della piastrina di riconoscimento appartenuta ad un nostro concittadino, un alpino disperso nella tragica campagna della seconda guerra mondiale, fortunosamente ritrovata in Russia, stamani si è svolta in Comune un’altra restituzione di un analogo cimelio appartenuto ad un soldato emiliano.

Ad essere stata ritrovata da una coppia di dipendenti del comune di Sanremo, Sergio Furlan e Patrizia Bergonzo (marito e moglie), nell’orto della casa nel territorio di Realdo, frazione del comune di Triora (IM), in alta Valle Argentina, è stata una vecchia piastrina in rame e ottone dell’esercito. La targhetta è stata ripulita, permettendo così la lettura delle generalità del soldato: Mario Campioli, nato a Casalgrande (Reggio Emilia), nel 1922.

Attraverso ricerche effettuate dall’Ufficio Anagrafe del comune con l’omologo Ufficio dell’ente emiliano, è emerso che l’uomo, nato e residente a Casalgrande, cittadina tra Scandiano e Sassuolo, è deceduto nel 1974. E’ risultato ancora residente nella cittadina il figlio Moreno che, contattato telefonicamente, ha dichiarato con commozione di avere piacere di rientrare in possesso della targa appartenuta al papà scomparso.

Stamani, a Palazzo Bellevue, il Vicesindaco Claudia Lolli ha consegnato a Marco Cassinadri, assessore all’Associazionismo, Volontariato e Sport di Casalgrande, che si trova in questi giorni ad Ospedaletti, il prezioso cimelio, che poi verrà riconsegnato al figlio.

Dal racconto del figlio del soldato Campioli è stata ricostruita la storia del reperto. Mario Campioli faceva parte di un reparto di fanteria dell’esercito di stanza a Mentone. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1945 e il conseguente sbando dell’esercito italiano, la zona montana dell’alta Valle Argentina, presso il confine francese, era il passaggio obbligato, e più sicuro, per i soldati italiani che volevano ritornare in Italia. E’ stato probabilmente nel corso di questa marcia di rientro che la targa è stata persa. Dopo 65 anni è stata ritrovata e recuperata, grazie alla sensibilità della coppia di dipendenti comunali, per essere restituita agli eredi.

(nelle foto, l'assessore Cassinadri, Patrizia Bergonzo, la dipendente comunale che ha ritrovato il cimelio, il Vicesindaco Lolli)

C.S.

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