"Noi non vogliamo andare contro al lavoro, ma pretendiamo che siamo rispettate le leggi e che vengano fatti i controlli". E' in queste parole di Giuseppe Boveri, dell'ARE Valbormida, la sintesi della serata di ieri alla Soms di Cairo Montenotte, organizzata dal Comitato Ambiente e Salute per la Val Bormida per discutere di Italiana Coke. Una serata che ha visto anche un'applauditissima proiezione del video di Mario Molinari "Per Bragno", relativo ad un'inchiesta dell'editorialista di Savonanews.it svolta proprio sul tema della Cokeria e del lavoro in essa. La serata è iniziata con la relazione completa ed accurata di Federico Valerio, chimico dell'IST di Genova ed esperto in impianti di lavorazione del carbone, che non ha solo spiegato il funzionamento (ed i vari malfunzionamenti possibili) di questo tipo di siti, ma ha anche proposto una già provata rete di monitoraggio da applicarsi a Cairo e nei comuni limitrofi per mappare la qualità dell'aria.
Terminata l'esposizione di Valerio, Armando Chinazzo, presidente del Circolo cairese di Legambiente, ha introdotto il video di Mario Molinari, che il pubblico valbormidese (nella foto) ha seguito in un silenzio davvero significativo, per poi aprirsi in un liberatorio applauso. Sono quindi seguite le relazioni delle associazioni ambientaliste della Val Bormida (tra cui Legambiente, Are Valbormida, Rinascita Val Bormida) che hanno spiegato il ricorso da loro presentato al TAR sul rilascio alla Cokeria di Cairo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, un provvedimento che gli ambientalisti ritengono del tutto inassegnabile al sito valbormidese.
Moltissimi i temi portati a giustificare il ricorso, dall'uso delle acque del depuratore al riutilizzo delle melme di lavorazione, sino al rilascio in atmosfera dei gas e delle polveri sottili. Tematiche che sono poi state dibattute nella tavola rotonda finale, purtroppo questa volta riuscita solo in parte, e riprese dal fuoco di fila delle domande finali, fatte da un pubblico numeroso ed attento, interessato della tematica e partecipe. Ma ciò che soprattutto è emerso dalla serata è stata la chiara volontà dei Comitati valbormidesi di chiedere non tanto provvedimenti drastici, quanto il rispetto delle regole italiane ed europee in materia di ambiente, sottolineando come la Coke Italia dovrebbe investire di più su un sito ormai vecchio, per ammodernare gli impianti e rendere possibile la convivenza tra lavoro e salute dei cittadini.
Nessun accenno, invece, alle ispezioni subite dalla Cokeria in settimana, sulle quali il Comitato Ambiente e Salute Val Bormida ha preferito non prendere posizione, sottolineando però, per bocca del portavoce Maria Sterzi che: "il Comitato ringrazia il dottor Granero per essersi finalmente interessato alla situazione di Bragno, ed attende fiducioso i risultati delle analisi, che si riserva di commentare in un secondo momento".