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| 06 aprile 2010, 14:06

A10 e la "qualità percepita"

A10 e la "qualità percepita"

Passata pasquetta, passato merendino.

 

Non ancora passate le code in autostrada (23 km tra Pietra Ligure e Savona mentre scriviamo - GR Rai1), resta un incasso da urlo per chi la gestisce.

 

L'autostrada in oggetto è la più cara d'Italia, ci piace ricordarlo: A10 Savona - Ventimiglia 113,3 km lastricati in oro zecchino 24 carati, rifrangenti in diamante, spartitraffico di platino. E' l'unica con i cestini per la rumenta in ermellino e le gallerie profumate da Chanel.

 

Autofiori ha recentemente varato un' indispensabile azione di monitoraggio sulla QUALITA' PERCEPITA. Basta risate.

 

Pasqua 2010, casello di Savona. Mentre le luminose di Autostrade per l'Italia raccomandavano l'uso delle cinture di sicurezza, quelle di Autofiori riportavano fino all' altroieri questa frase relativamente misteriosa: "Rilevazione Qualità percepita su www.autofiori.it". Così pure presso gli altri caselli della tratta in concessione, da Savona a Ventimiglia.

 

Guardiamo sull'omonimo sito web. Trattasi di una specie di "sondaggio", curato ovviamente dalla parte interessata. Un questionario di soddisfazione sui "servizi" offerti dall'Autofiori. Quali? Appunto. Nel sapido quiz, non UNA domanda sul prezzo del pedaggio. Strano no? :-)

 

Ma soprattutto, NON conta la Qualità sostanziale ma quella PERCEPITA.

Il che sembra una contraddizione in termini, una dicotomia tra il vero e la fuffa, ma a tanto siamo giunti.

 

Chissà quando vedremo i risultati di questi "sondaggi", e soprattutto quale sarà l'autorità terza che ci garantirà la loro veridicità (o verosomiglianza). In più l'automobilista sarà felice di pagare una quota parte del lauto pedaggio affinchè gli venga chiesto quanto lo soddisfi nientemeno che... prendere l'autostrada. Si vede che Autofiori Spa, che la gestisce, non riesce proprio ad immaginarselo. Dunque li aiutiamo.

 

Un utile ripasso qui: www.savonanews.it/it/internal.php

ma anche qui: www.savonanews.it/it/internal.php

 

 

Ieri, pasquetta, casello di Finale Ligure. Anche solo per riuscire ad imboccare l'agognata Autofiori, code inverosimili. Su quattro piste del piccolo casello (che' uno grande costa) quelle aperte erano... una. In autostrada verso Savona tutti felicemente a passo d'uomo, come ora.

 

Le strategiche e indispensabili aree di parcheggio, attrezzate si intende, erano deserte, ma con tutti i sacchettini rosa della rumenta marchiati rigorosamente "A 10 AUTOFIORI" : per la monnezza vorrai mica usare dei sacchetti qualunque? L'autostrada più cara d'italia deve farseli disegnare ad hoc, affinchè vengano PERCEPITI come un qualcosa qualitativamente wow, che tanto il pedaggio lo paga il turista che va e quello che torna. E CHE pedaggio...

 

Scappa l'occhio su un articolo di qualche settimana fa: "AUTOFIORI, APPROVATO IL BILANCIO 2009. L'UTILE NETTO CRESCE DEL 43%" Nientemeno?! Ma complimenti! Ricavi netti totali a soli 142 milioni di Euro. Ma il bello arriva dopo: "... i costi operativi dell'esercizio, pari a 61,5 milioni di Euro (70,7 milioni di Euro nel 2008), registrano una diminuzione di 9 milioni di Euro - 12,9% (18 miliardi di vecchie lire, n.d.r.) per effetto soprattutto DELLA MINORE ATTIVITA' MANUTENTIVA"

 

Ri- complimenti! E scriviamolo, anche. Pur affrettandosi poi a precisare "senza alcun riflesso negativo per la sicurezza". Un autentico miracolo: come mai non lo si è messo in atto prima, vista e considerata la fame fatale di utili e fatturato?

 

Forse perchè le maglie larghe dei controlli sono talmente larghe da non imporre, ad esempio, la completa ed immediata sostituzione di TUTTI i guard rail. Non sfugge infatti che mentre in alcune tratte questi sono stati sostituiti con quelli rinforzati e antisfondamento - utili anche ai vacanzieri per non precipitare con la famiglia giù da un viadotto - in molte altre il guard rail è vecchio di quasi 30 anni, arrugginito, con un montante di sostegno ogni 4 metri e alto meno di uno. L'ideale per una bella capriola nel vuoto o contro il pieno di automobilisti, motociclisti e camionisti.

 

Non basta costruire un nuovo casello a Borghetto Santo Spirito, con tanto di cavalcavia avveniristico in materiali compositi: anche lì sotto - in curva - il guard rail che separa le due corsie di marcia arriva a malapena all'altezza del femore. Il salto di carreggiata? Questo sconosciuto, evidentemente. E così avanti, lungo quasi tutta la tratta Savona - Ventimiglia, la più cara d'Italia.

 

L'importante è la qualità PERCEPITA, mica il guardrail che ti salva (o meno) la vita.

 

E' curioso come anche lungo strade minori e soprattutto gratuite (vedi tangenziale di Cairo Montenotte) i guardrail siano tra i più moderni, alti e robusti che il mercato offra. Altezza di m1,80 ca, (e non di un metro scarso) un montante di rinforzo ogni metro (e non uno ogni 4), "lama" a tripla onda e rinforzo di base ad unire tutti gli elementi per renderli solidali ed evitare sfondamenti anche di mezzi pesanti, nei limiti del possibile.

 

In A10 no. Perchè? Costano troppo? Non ci sono i soldi forse? O contrariamente a quanto viene affermato nella dichiarazione di intenti / codice etico, la sicurezza non è una "priorità prioritaria" rispetto alla qualità PERCEPITA?

 

Capita anche che passando si PERCEPISCA uno strano camioncino arancione fermo in un area di sosta. Avvicinandosi si nota un fior di gruppo elettrogeno caricato sul cassone che attraverso un "impianto" certamente a norma, "ciuccia" gasolio con un tubo dell'acqua da un bidone sistemato alla meglio lì accanto. A che serve? Ad alimentare le luci della galleria durante un'indispensabile operazione di make-up come la tinteggiatura in bianco-panna della cabina di trasformazione ENEL...

 

Ma di norma le gallerie autostradali non dovrebbero essere dotate "di serie" con un gruppo elettrogeno che ne garantisca l'illuminazione? Se arriva un temporale si rischia di entrare in un buco nero? Non si sa.

 

E... all'inizio delle gallerie lunghe non sarebbero obbligatori i semafori sopra ciascuna corsia? Figurati. Ne abbiamo intravisti un paio giusto ieri, rigorosamente spenti.

 

La lentezza della coda di pasquetta ci ha anche permesso di ammirare da vicino lo stato in cui versano le gallerie e buona parte dei loro intonaci. Stendiamo un velo, se possibile impermeabile, specie nella galleria di Orco - Feglino, dove senza troppi complimenti, piove dentro. Ma se non hai una cabrio, la cosa non viene PERCEPITA, dunque, che vuoi che sia?

 

Poi prosegui, ma fino a Spotorno inoltrata, con brevi eccezioni, hai accanto un guard rail vintage così leggero che pare basti guardarlo per finire di sotto. Vuoi mettere quale soddisfazione PERCEPITA mentre plani dal viadotto? (battuta che non ci piace, ma tant'è)

 

 

Mario Molinari

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