Un nostro lettore, Roberto Barbaruolo, ci ha scritto per intervenire nella discussione sulla spiaggia di Mortola:
"Caro Direttore, diverse lettere Le sono giunte sulla situazione delle spiagge fra Capo Mortola e Baia Benjamin e ci è bene per la doverosa attenzione che va data a questi luoghi bellissimi e purtroppo trascurati dal Comune di Ventimiglia. Molti lettori come al solito puntano il dito sui problemi senza proporre delle soluzioni. O tuttal pi invocano al solito, lintervento della forza pubblica, come se di questi tempi, con le restrizioni che ci sono, fosse facile presidiare luoghi cos remoti quando nemmeno nella Pigna di Sanremo si riesce a prevenire ben pi gravi reati. Fra le lettere per spicca per lampiezza dellanalisi, a mio avviso quella di Mauro Merlenghi, che giustamente sollecita lapprovazione del 'progetto dellarea di tutela marina di Capo Mortola' per regolamentare gli ancoraggi, la pesca, lutilizzo delle spiagge. Ho sentito parlare di questo progetto, ma non lo conosco nel dettaglio. Se vi fosse anche un consistente investimento per la manutenzione dei sentieri e leliminazione di ruderi e rifiuti, potrebbe essere una importante opportunit di rilancio. Questo Parco Marino poi potrebbe essere perfettamente compatibile con il naturismo anzi se ne potrebbe avvantaggiare. Il naturismo senza recinzioni esiste da molto tempo per legge in Francia come ho gi esposto nella mia precedente lettera. Faccio un esempio concreto. Qualche anno fa con mia moglie abbiamo visitato il Parco della Camargue e siamo capitati in una bellissima spiaggia sabbiosa , la Plage de Piemancon, lunga 13 Km e larga 1 Km, di cui una buona met era destinata al Club 'Camargue Soleil', club naturista che aveva sede in un camper . Solo qualche cartello avvisava che quella era una spiaggia pubblica e gratuita, in cui è vietata qualsiasi costruzione fissa, e destinata in modo non esclusivo ai naturisti. In effetti oltre i cartelli vi era chi indossava il costume e chi no senza problemi, ed i camioncini dei venditori di pizze, cous cous e bevande servivano tutti indistintamente. Nel camper del Club 'Camargue Soleil' vi erano volontari che si vestivano solo la sera quando scendeva la temperatura, e che spiegavano lorigine dellambiente fatto di stagni naturali popolati dai mitici fenicotteri rosa ed in parte da saline costruite gi nellantichit dalluomo. Vi era pure un dettagliato depliant multilingue con le tassative istruzioni da osservare per il campeggio libero e per la tutela dellambiente. Anche in Italia vi sono appassionati del naturismo e dellabbronzatura integrale e di solito frequentano appunto ambienti belli ma anche meno appartati di Capo Mortola. Ne ho visti per esempio al Parco di Rimigliano in Toscana, una pineta costiera stupenda anchessa con spiaggia sabbiosa. Condivido lindignazione per chi commette atti osceni, e di questo sindignano anche i naturisti veri. Non vorrei per che si facesse confusione fra nudit ed erotismo. Questultimo nasce da disponibilit ed atteggiamento. Ho visto sulla spiaggia di Piemancon naturisti di tutte le et e nazionalit, singoli o famiglie, impegnati negli svaghi come nei lavori domestici, rilassati e ed in pace con il proprio corpo, anche quando comincia ad essere cadente o avvizzito. Anche i rapporti umani diventano subito pi naturali. A forza di denudarci solo 'in camera da letto' abbiamo finito con identificare erotismo e nudit. Salvo poi quasi denudare procaci ragazze in TV a fini commerciali. Nel 1564 il Concilio di Trento impose la copertura dei nudi del Giudizio Universale della Cappella Sistina. E cos le stupende figure umane dellaffresco michelangiolesco, vennero parzialmente coperte con dei mutandoni. A quasi cinquecento anni di distanza spero che qualcosa sia cambiato nel 'comune senso del pudore'".














