Grande successo di pubblico e di critica, presso la Sala polivalente di Via Colombo (solettone sud) in Vallecrosia, della mostra fotografica retrospettiva (716 marzo 2010) del Maestro Adamo Zilio, di cui ci sembra giusto e doveroso ricordare con i familiari, Alessandro e Giovanna, luomo e lartista.
Un uomo sensibile a tutte le situazioni e i sentimenti di chi aveva vicino, una persona generosa, capace di comprendere ed ascoltare. Nonostante lapparenza, forse troppo esuberante, si nascondeva in lui una timidezza e una dolcezza fuori dal comune, forse ciň che gli ha permesso di dare vita alle sue immagini. Con Adamo, sicuramente, non ci si poteva annoiare: era una persona estremamente attiva, con mille interessi e sempre disposto a trascinare, a coinvolgere le persone, insomma, era ciň che si puň definire un vero leader. Il suo animo buono e poetico, come sostengono spesso tutti coloro che lhanno conosciuto, gli ha permesso, nel suo lavoro, di cogliere sempre attimi e situazioni particolari che pochi sono in grado di notare. Un uomo che nella vita ha sofferto, ma non si è mai abbattuto, ha continuato con le sue forze nei percorsi per raggiungere i suoi obiettivi, percorsi duri, pieni di sacrifici, ma è arrivato, si è distinto dalla massa con la sua voglia di vivere. Un leader sincero e schietto, cosa che a volte puň risultare antipatica nel mondo in cui viviamo, ma, nonostante ciň, è arrivato dove voleva ed ha ottenuto la stima delle persone un grande!.
Una dichiarazione, questa, molto sentita e spontanea e sufficiente per definire lumanitŕ di Adamo Zilio.
Veniamo, adesso, al fotografo, allartista.
Adamo Zilio nasce a Pettorazza (RO) nel 1935 e muore a Bordighera il 22 luglio 2009. Prima di trasferirsi a Bordighera vive per molti anni a Torino, dove, durante il servizio nei Vigili del Fuoco, scopre la sua vera passione per la fotografia, eseguendo servizi fotografici sugli interventi di soccorso dei VVFF. Nel 1965 decide che la sua vita sarŕ dedicata alla fotografia. Partecipa a numerosi concorsi sia in Italia, sia allestero; tali concorsi gli permettono di ottenere un importante numero di riconoscimenti; vengono premiati piů di 200 scatti.
Diventa fotoreporter per il giornale La Gazzetta del Popolo e, durante questo periodo, realizza delle foto che resteranno esemplari ed entrano in seguito nel catalogo Bolaffi della fotografia (1977).
La sua vera natura è legata alla fotografia sportiva: Zilio si specializza in reportage sportivi e mette a punto una tecnica personale basata sullutilizzo dello zoom e del movimento della camera; tale tecnica viene battezzata la Ziliata, che dŕ vita a figure, paesaggi e personaggi.
In tutte le sue fotografie Zilio è sempre riuscito a cogliere e trasmettere sensazioni, emozioni e poesia e ai suoi lavori ha sempre dato un titolo che riassume esattamente il senso del momento in cui ha scelto soggetto e inquadratura.
Hanno scritto del Maestro tanti critici, tra cui G. Ferrero: Larte di Zilio è allinsegna dellassolutamente originale sia che inquadri il commovente candore di un bimbo che lurlante sforzo di un atleta, sia che fissi la pacata estensione di un paesaggio sia che si soffermi ad analizzare la delicatezza di un particolare. Nei lavori di Zilio cè molta spiritualitŕ, pietŕ, dolcezza e molta bravura.
Zilio possedeva unanima veramente lirica, quellanima che sapeva andare al di lŕ delle difficoltŕ tecniche per rivelare realtŕ e sfumature piů delicate. Moltissimi sono i lavori che ritraggono immagini della vita quotidiana. Si puň definire un grande esploratore della realtŕ, curioso ed entusiasta, un artista dallocchio esperto e pieno di interesse; un occhio che sa cogliere le immagini della quotidianitŕ.
Nelle sue opere si rivela un grande ed indiscusso fotografo; molte testate giornalistiche nazionali ed estere lo hanno definito il 'poeta dellobiettivo'.
Zilio ha continuato, con grandi sacrifici e grandi soddisfazioni, a catturare con la sua inseparabile macchina fotografica situazioni, sensazioni e poesia fino al suo triste traguardo.
Con queste esposizioni dicono Alessandro e Giovanna - ci auguriamo di riuscire a mantenere sempre vivo e presente il suo talento affinché le sue emozioni vengano trasmesse ai suoi estimatori. Ha esposto in moltissime cittŕ italiane ed estere, tra cui Torino Genova Imperia Ventimiglia, Bordighera, Lecco, Rovigo, Nizza, Mentone, Roquebrune, Aubagne, Saint Agnes, Tende, ecc.
Tra i numerosi premi che ha ricevuto, vengono ricordati: Toro Assicurazioni, Il Baghettino (Treviso), Campanile doro (Susa), Crociera (Radiocorriere), Lira doro (Bressanone Sport), e tanti altri ancora.
I familiari ricordano, infine, che dal 1° al 7 luglio, ad un anno dalla scomparsa dellArtista, sarŕ allestita unaltra mostra con materiale inedito presso il Centro culturale dellex chiesa Anglicana di Bordighera.