Infermiere e salute - 23 febbraio 2010, 06:15

Emocromo e la formula leucocitaria per la diagnosi

A Festival finito, possiamo dedicarci pienamente alla nostra salute….parliamo di... emocromo (esame emocromocitometrico.)

L’emocromo è utilizzato come screening per diagnosticare diverse malattie, quali anemia, infezioni, e molte altre. In realtà è un test che esamina le diverse parti del sangue e comprende le seguenti voci:

 

I globuli bianchi (WBC): è un conteggio del numero effettivo dei globuli bianchi per volume di sangue. Sia gli aumenti che le diminuzioni possono essere significative.

Ci sono cinque diversi tipi di globuli bianchi, ognuno con la propria funzione di proteggerci dalle infezioni: neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili.

 

Globuli rossi (RBC): è il conteggio del numero effettivo dei globuli rossi per volume di sangue. Anche qua aumenti e diminuzioni possono indicare a condizioni anomale.

 

Emoglobina: misura la quantità di proteine che trasportano ossigeno nel sangue.

 

Ematocrito: misura la percentuale di globuli rossi rispetto alla parte liquida del sangue.

 

La conta piastrinica è il numero di piastrine in un determinato volume di sangue. Entrambi gli aumenti e le diminuzioni portano a condizioni anomale di sanguinamento o eccesso di coagulazione. Il Volume medio delle piastrine (MPV) è la dimensione media delle piastrine. Le piastrine nuove sono più grandi, e un MPV maggiore si verifica quando si producono un maggior numero di piastrine. Il MPV fornisce le informazioni circa la produzione di piastrine nel midollo osseo.

 

Volume corpuscolare medio (MCV): misura la dimensione media dei globuli rossi. La MCV è elevata quando i globuli rossi sono più grandi del normale (macrocitica), per esempio nell’anemia causata da carenza di vitamina B12. Quando la MCV è diminuita, i globuli rossi sono più piccoli del normale (microcitica), come si vede nell’anemia da carenza di ferro o di talassemia.

 

Emoglobina corpuscolare media (MCH): la quantità media di ossigeno che l'emoglobina può trasportare all'interno di un globulo rosso. I globuli rossi macrocitici tendono ad avere un più alto MCH, mentre i microcitici avrebbero un valore inferiore.

 

Concentrazione media di emoglobina corpuscolare (MCHC): concentrazione media di emoglobina all'interno di un globulo rosso. La diminuzione dei valori di MCHC è riscontrabile in condizioni in cui l'emoglobina è eccessivamente diluita all'interno dei globuli rossi, come nell’anemia da carenza di ferro e nella talassemia. L’aumento dei valori di MCHC si riscontra quando l'emoglobina è eccessivamente concentrata all'interno dei globuli rossi, come ad esempio in pazienti ustionati e nella sferocitosi ereditaria, una malattia congenita relativamente rara.

 

Larghezza di distribuzione degli eritrociti (RDW): misura la variazione delle dimensioni dei globuli rossi. In alcune anemie, come ad esempio l'anemia perniciosa, l'importo della variazione in termini di dimensioni dei globuli rossi provoca un aumento della RDW.

 

Ora andremo a valutare ogni singola sottospecie dei globuli bianchi. Le patologie che esemplificano le varie voci sono d’esempio, non vincolanti e NON SOSTITUISCONO LA VALUTAZIONE MEDICA CHE E’ OBBLIGATORIA: quello che ha il tuo vicino potresti non averlo tu, e l’emocromo di tuo cugino può essere simile al tuo ma non uguale, o comunque indice di problematiche diverse

 

FORMULA LEUCOCITARIA

E’ l’esame che stabilisce il numero e le caratteristiche dei vari tipi di globuli bianchi o leucociti.

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NEUTROFILI

• Se esiste qualche anomalia nella forma e nella dimensione, viene segnalata dettagliatamente dal medico analista: per questa descrizione non esiste parametro standard, ogni medico descrive quanto vede e dà le indicazioni utili per ulteriori indagini.

• La diminuzione dei neutrofili può essere il segnale di molte malattie, che il medico deve poi individuare in base alla storia personale del malato e ai sintomi manifestati. Di seguito, sono indicati alcuni disturbi possibili (ma non tutti):

o Infezioni batteriche (tifo, paratifo, brucellosi, tubercolosi)

o Infezioni virali (epatite, influenza, rosolia, morbillo, varicella, mononucleosi infettiva)

o Malattie del sangue

o Malnutrizione

o Alcolismo.

• L’aumento dei neutrofili può, come del resto la diminuzione, essere determinato da tantissime cause, tra cui le più frequenti sono: infezioni generalizzate o localizzate, provocate più di frequente da streptococchi e più raramente da altri batteri o da virus e funghi; assunzione di ormoni steroidei o litio; intossicazione da farmaci, quali clorpropamide, serotonina, digitale, acetilcolina.

• In gravidanza, durante il puerperio, dopo intensi sforzi fisici e nel periodo neonatale l’aumento dei neutrofili è considerato fisiologico, ossia naturale.

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EOSINOFILI

• La diminuzione degli eosinofili è quasi sempre in relazione con una cura prolungata a base di preparati contenenti cortisone.

• Il loro aumento si riscontra in varie malattie, tra cui le più frequenti sono (alcuni esempi):

o Asma bronchiale

o Orticaria

o Febbre da fieno

o Allergia ai farmaci

o Malattie causate da parassiti

o Scarlattina

o Corea

o Polmoniti

o Malattie del sangue

o Artrite reumatoide

o Avvelenamenti

o Malattie dello stomaco e dell’intestino.

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BASOFILI

• Una diminuzione dei basofili può essere dovuta a cure prolungate a base di preparati contenenti cortisone o progesterone, e talora si riscontra durante la gravidanza.

• Può anche essere il segnale di varie malattie, tra cui (alcuni esempi:

o Disturbi della tiroide

o Orticaria

o Asma

o Febbre da fieno.

• L’aumento dei basofili, che deve sempre essere messo in relazione con gli altri risultati (come del resto ogni singolo risultato) può essere dovuto a (alcuni esempi):

o Anemia

o Morbo di Hodgkin

o Diabete

o Tubercolosi

o Leucemia.

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LINFOCITI

• La diminuzione dei linfociti, detta linfopenia, si riscontra in seguito alle cure a base di farmaci chemioterapici (contro i tumori) e cortisone.

• Può essere il segnale di varie malattie, tra cui (alcuni esempi):

o Morbo di Hodgkin

o Lupus eritematoso

o Alterazioni dei reni

o Aids

o Scompenso cardiaco.

• L’aumento dei linfociti, detta linfocitosi, è fisiologico, ossia naturale nei bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 4 anni.

• Può essere il segnale di (alcuni esempi):

o Pertosse

o Mononucleosi infettiva

o Parotite (orecchioni)

o Varicella

o Morbillo

o Epatite virale

o Toxoplasmosi

o Infezioni croniche

o Sifilide

o Morbo di Addison

o Morbo di Crohn.

• La presenza di linfociti atipici, eventualmente segnalata, può essere dovuta a varie malattie, tra cui alcuni esempi:

o Mononucleosi

o Epatite virale

o Parotite (orecchioni)

o Morbillo

o Cytomegalovirus

o Polmonite virale

o Pertosse

o Brucellosi

o Toxoplasmosi

o Sifilide.

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MONOCITI

 

• La diminuzione dei monociti non è significativa dal punto di vista clinico (medico).

• L’aumento dei monociti si riscontra in varie malattie tra cui alcuni esempi:

o Leucemia

o Artrite reumatoide

o Lupus eritematoso

o Arterite temporale

o Tumore dell’ovaio

o Tumore dello stomaco

o Tumore della mammella

o Tubercolosi

o Sifilide

o Endocardite batterica

o Brucellosi

o Tifo

o Malaria

o Candidosi

o Mononucleosi infettiva

o Colite ulcerativa cronica.

 

 

Solo il dottore può prescrivere questo esame, che è comunque di semplice esecuzione, viene refertato in tempi rapidissimi, la cui lettura però è riservata esclusivamente a personale medico. Questa scheda può rendere una visione di massima sulle varie voci che sono presenti nel nostro esame, ma solo un attento occhio clinico può darne corretta lettura, inoltre ogni valore poi, deve essere valutato con lo stato del paziente, le sue malattie, addirittura tra valore e valore, quindi, informarsi è BENE, autocurarsi o autodiagnosticarsi è male...

 

Roberto Pioppo

Infermiere rianimazione

CRRT Tutor

 

Come sempre aspetto le vostre domande (anonimato garantito) a:

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Bibliografia

1. Nicoll D, et al. Complete blood cell count. In: Nicoll D, et al. Pocket Guide to Diagnostic Tests. 5th ed. New York, N.Y.: The McGraw-Hill Companies; 2008. www.accessmedicine.com/popup.aspx. Accessed Dec. 9, 2008.

2. Patient education: Understanding your complete blood count. National Institutes of Health. www.cc.nih.gov/ccc/patient_education/pepubs/cbc97.pdf. Accessed Dec. 9, 2008.

3. Complete blood count. Lab Tests Online. labtestsonline.org/understanding/analytes/cbc/test.html. Accessed Dec. 9, 2008.

4. Fischbach FT. Blood studies: Hematology and coagulation. In: Fischbach FT. A Manual of Laboratory and Diagnostic Tests. 8th ed. Philadelphia, Pa.: Lippincott Williams & Wilkins; 2009:58.

5. Tefferi A, et al. How to interpret and pursue an abnormal complete blood cell count in adults. Mayo Clinic Proceedings. 2005;80:923.

6. Laboratory reference values. Erythrocytes: Red blood cells, hemoglobin. Leukocytes: White blood cells, platelet count, hematocrit. Rochester, Minn.: Mayo Foundation for Medical Education and Research; Dec. 2008.

 

Roberto Pioppo