Qualcuno potrebbe pensare che la foto qui sopra sia stata scattata in una sera di pioggia. Non è così. L'asfalto di Piazza Mameli è così lucido e usurato che ci si potrebbe specchiare Narciso. A giudicare dall'usura dei tombini l'età dello scivolosissimo manto stradale è ormai databile soltanto con il carbonio-14. Ma nel quadrato dei Caduti, là dove non si scivola in moto si inciampa a piedi: ne sa qualcosa la signora Rosalia Fiumara, classe 1938, che ieri pomeriggio attraversando sulle striscie pedonali di porfido - a dir poco dissestato - sul bel selciato ci ha lasciato i suoi denti, riportando un trauma facciale di una certa entità, stando alle prime valutazioni della croce bianca di Savona, intervenuta d'urgenza per trasportare l'anziana signora all'ospedale San Paolo.
<A href="http://www.savonanews.it/it/internal.php?news_code=63996" target="_blank" ;>Qui </A>la news di ieri pomeriggio
I nostri migliori Auguri. Dopo che l'ambulanza è ripartita a sirene spiegate, però, tutto è tornato come prima. Non un rilievo, non un accertamento per capire le ragioni di una lunga serie di infortuni che coinvolgono soprattutto gli anziani, costretti ad attraversare con un occhio alle auto e l'altro ai cubetti di porfido, per distinguere al volo quelli sporgenti da quelli infossati di qualche centimetro. Se un anziano che cerca di attraversare la strada in pieno centro cittadino si spacca letteralmente la faccia, che vuoi che sia?! Le foto però parlano da sole, come vorremmo parlassero gli assessori di competenza, dai quali gradiremmo una risposta, lineare come la pavimentazione di Piazza Sisto.