Un altro ricorso si aggiungera' a quelli che presenteranno e stanno preparando in questi giorni i Comuni di Vado e Quiliano e la Regione Liguria contro l'ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure. E' quello dell'associazione Uniti Per la Salute che lo ha annunciato ieri sera durante il confronto sul tema 'Le centrali a carbone sono un pericolo per la salute e il territorio?' tenutosi al Teatro Chiabrera di Savona. Folta la platea formata da amministratori e numerosi cittadini. Tra questi l'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino, l'assessore all'Ambiente del Comune di Savona, Jorg Costantino, ma anche alcuni sindaci come Alberto Ferrando di Quiliano, e Attilio Caviglia per Vado Ligure. Presente anche il presidente dell'ordine dei Medici Ugo Trucco. Pesanti i dati di studi spagnoli, americani e indiani che sono stati citati dai relatori Maurizio Portaluri direttore della radio terapia di Brindisi, ricercatore associato del CNR che ha parlato dei rischi da polonio 210 e pimboi 210 presenti nel carbone e della loro indissolubilità una volta entrati nell'organismo umano, e i rischi per la formazione fetale e della pische dei bambini citati invece dal pediatra dell'Isde Giovanni Ghirga. Il docente universitario in videoconferenza dalla California Maria Rita D'Orsogna, insigne fisico ha ricordato come l'Italia produca soli 35 Mw di energia da fonti fotovoltaiche contro i 2250 della Germania e che comunque sul territorio c'e' energia sufficiente e non serve ampliare la centrale di Vado e Quiliano. Francesco Tedesco responsabile energia e clima di Greenpeace ha ricordato invece che "non esiste un carbone pulito se non forse quello che si trova sotto terra ancora da estrarre".
In Breve
sabato 09 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Politica
Politica