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| 12 maggio 2009, 11:30

Savona: Canavese su Alti Fondali Savona e Maersk Vado

Savona: Canavese su Alti Fondali Savona e Maersk Vado

Rino Canavese, presidente dell'Autorità portuale di Vado Ligure e Savona, a ruota libera per fare chiarimenti su insistenti voci ritenute inesatte sulla parte ecologica dell'area destinata alla piattaforma Maersk di Vado e lo scaricatore degli Alti Fondali di Savona.

 

"In tutta l'area interessata dai lavori non sono stati rinvenuti, né con la campagna di Ap Moller Maersk né con la campagna supervisionata dall'Arpal 'sedimenti altamente inquinanti'. Non è assolutamente previsto l'abbattimento di alcun cantiere navale di recente costruzione; l'esigenza dell'approdo temporaneo è sorta a proposito del cambio di posizione tra carbone e petrolio, nonché alla richiesta, sempre del Comune di Vado, di una rotazione della piattaforma spiega Canavese - . La tutela delle attività economiche legate del mare (pesca, bagni marini e altro) fanno riferimento ai beni demaniali la cui gestione è demandata per legge all'Autorità Portuale e non al Comune. Questo è bene ricordarlo, com'è giusto rilevare che il Piano regolatore portuale è svolto solo dall'Autorità portuale e non da altre amministrazioni.

Le intese stipulate col Comune di Vado, sulla costruzione della piattaforma, prevedono una forte rivalutazione di quelle aree e di quei beni. E' evidente che senza la piattaforma tali intese cadrebbero e Vado non potrebbe più usufruire delle agevolazioni previste in esse".

 

Il presidente Canavese vuole dissipare i dubbi, concludendo il suo intervento sugli Alti Fondali dello scalo di Savona.

"La previsione d'investimento per una macchina a benna agli Alti Fondali risale al 2004 (decreto del ministro Lunardi, ndr). La tipologia di apparecchiatura da usare è stata decisa solo adesso e sono le stesse che saranno usate dallo stesso terminalista sulla testata della piattaforma, solo ora quindi è stato possibile avviare l'acquisto. Lo scaricatore (che ha già lavorato su varie navi) è utilizzato per il 90% del volume di stiva; il restante 10% (pulizia stiva) deve essere manipolato mediante una benna. Questo è il motivo per il quale da cinque anni se n'è prevista l'acquisizione con il decreto del ministro Lunardi".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

m. pi.

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