La troppa genericità e la troppa sommarietà delle indicazioni contenute sulle tabelle per i tassi alcolemici le rendono inapplicabili. Per questo la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha scritto al Ministero del Lavoro, della Salute e della Politiche Sociali, chiedendo limmediata sospensione del provvedimento o almeno una proroga di 60 giorni della sua entrata in vigore".
Lo ha detto il Presidente provinciale della Fip-Confcommercio, Enrico Calvi. "La cartellonistica - prosegue - che dovranno esporre i locali che effettuano intrattenimento indicante le quantità di alcol per non superare il limite massimo consentito e la descrizione dei sintomi da intossicazione, è inadeguata perché non riesce a fornire informazioni attendibili ai consumatori. Per esempio nei casi in cui la birra viene servita alla spina (casistica non riportata sulle tabelle) diventa estremamente difficile fare un rapido calcolo sulla quantità e sulla gradazione alcolica ingerite. Lo stesso dicasi per i cocktails, la cui percentuale di superalcolico è variabile e quindi difficilmente calcolabile dal consumatore. Inoltre la scadenza immediata con cui si impone ai locali lesposizione dei cartelli (23 settembre) non tiene in considerazione dei tempi per la stampa e la distribuzione, quindi molti locali potrebbero trovarsi, loro malgrado, ad incappare nella sanzione sproporzionata della chiusura da sette a trenta giorni.














