Il convegno di studio sul tema: <B>“L’Economia della cultura”</B> organizzato dal <B>Lions Club Ventimiglia</B>, domenica scorsa 23 settembre, al quale hanno partecipato amministratori regionali, provinciali e comunali, e imprenditori (sollecitati dalla Camera di Commercio di Imperia, Confcommercio e Confesercenti), è stato aperto dal Cerimoniere del Lions, <B>Piero Abellonio</B>, con espressioni di cordiale accoglienza delle autorità e dei partecipanti, e da messaggi del presidente <B>Fiorenzo Massa</B> e del governatore <B>Fedele Andrea Palmero</B> (nella foto).
Il saluto del sindaco di Ventimiglia, <B>Gaetano Scullino</B>, è stato una breve ma efficace espressione <B>dell’impegno della nuova amministrazione comunale per la promozione culturale ed economica della città</B>, e dell’apprezzamento, al suo elevato valore sociale, dell’iniziativa del Lions.
<B>Investire in cultura: Perché? Come? Con quale rapporto 'pubblico-privato'?</B> Tre interrogativi posti da <B>Renato Pilade</B>, introducendo i lavori. Hanno risposto i quattro relatori, dotati di competenze ed esperienze specialistiche di livello nazionale: <B>Luca Beltrametti</B> (Università di Genova), <B>Claudio Bocci</B> (Federculture, Roma), <B>Daniela Ivaldi</B> (Bondardo Comunicazione, Milano), <B>Luca Zarrilli</B> (Società Geografica Italiana, Roma).
«Il passaggio dal concetto di cultura come “identità” - si legge nel comunicato stampa -, a quello di cultura come “risorsa” per lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali; l’evoluzione dalla “sponsorizzazione” all’“Investimento” in cultura, dal “fai da te” alla “compartecipazione finanziaria” per la realizzazione di progetti condivisi, meglio se inseriti nel quadro di una strategia di qualificazione dell’offerta di "turismo culturale” in territori con patrimoni culturali e naturali di eccellenza.
Rilevazioni statistiche sorprendenti: ad esempio, la preferenza dei giovani per i siti e le attività culturali, rispetto agli stadi ed al calcio; il turismo culturale, unico segmento in crescita del turismo italiano; la globalizzazione del turismo, che attribuisce al turismo culturale sviluppi esponenziali a breve tempo, per effetto della estensione della domanda al Giappone, Cina, America.
E ancora: il rapporto tra la spesa dello Stato per la cultura ed il bilancio dello Stato è lo 0,39%; per le Regioni l’1 %, per le Province l’1,80%, per i Comuni il 3,50%; ciononostante, le leggi finanziarie, tagliando la spesa pubblica soprattutto a livello locale, costringono i Comuni a ridurre la propria capacità di promozione culturale.
Sono questi, e molti altri, gli aspetti “innovativi” delle risposte date dagli esperi ai tre interrogativi del convegno, il cui indice di interesse e di attualità per gli amministratori pubblici e privati si evince dalla valutazione della crisi progressiva e preoccupante dell’economia locale.
Gli indirizzi per l’azione amministrativa che gli esperti propongono ai politici ed agli imprenditori sono riassumibili in due direzioni: la prima, consiste nell’adozione del metodo della compartecipazione finanziaria fondata su progetti condivisi; la seconda è il ruolo dell’impresa, non come sponsor, ma come partner; indirizzi espressi con percorsi precisi e sicuri, riferiti ad esperienze amministrative realizzate in molte regioni italiane.
Particolarmente applaudito l’appassionato e brillante intervento del Direttore Generale dell’Enit, <B>Eugenio Magnani</B>, ventimigliese. Ha presieduto il convegno l’Ambasciatore <B>Maurizio Moreno</B>, Consigliere diplomatico della Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri, in rappresentanza del Ministro Francesco Rutelli, segno evidente dell’attenzione rivolta al convegno stesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Sono intervenuti, a conclusione dei lavori: <B>Bruno Pasquale Malara</B>, Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria; <B>Maria Pia Ferrarsi Bozzo</B>, in rappresentanza dell’AICCRE (Sezione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa); <B>Monsignor Francesco Palmero</B>, in rappresentanza dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri; <B>Carlo Capotasti</B>, Presidente della Federazione Italiana Giochi Storici. Il Presidente del Consiglio Regionale, Mino Ronzitti, assente per causa di malattia, ha delegato a rappresentarlo il Consigliere Regionale <B>Franco Bonello</B> ed ha inviato un messaggio nel quale afferma <I>“la grande rilevanza che questa iniziativa assume per il 'Sistema Liguria', che, non a caso, consideriamo porta d’Europa sul Mediterraneo, ovvero sul bacino storico e culturale più ricco del mondo”.</I>
Un significativo riscontro della straordinaria rilevanza tecnico-amministrativa e politica del convegno è data, infine - conclude la nota -, nella convocazione, da parte di <B>Federculture</B> (la più importante organizzazione sociale operante in Italia nel campo della cultura e del turismo) di un <B>“Forum internazionale”</B> (24/26 ottobre), il cui titolo riprende il tema del convegno: “L’Economia della cultura nell’Europa a 27”».