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| 04 agosto 2006, 07:00

Albenga:la vita di lusso dei rapinatori del Monte dei Paschi

Albenga:la vita di lusso dei rapinatori del Monte dei Paschi

Con le famiglie al mare, in vacanza fra Diano Marina e Ceriale, non disdegnando cene in locali di lusso, con ricchi menu. Vita di pendolari della rapina, fra Milano e la Liguria. Per mantenersi quel tenore di vita, andavano a... prelevare i quattrini in banca. Non dai conti correnti ma direttamente dalla cassa, armati di taglierini e con una bandana a nascondere il volto. Il sodalizio dei tre (due pregiudicati), consolidatosi negli anni, e' stato interrotto dai carabinieri di Milano che, seguendo uno del gruppo, sono arrivati a Diano Marina, in provincia di Imperia, e li hanno arrestati. Sono finiti in carcere Antonio Bombini, 42 anni, milanese, e Michele Sannini e Gianni Battista Abbagnato, di 45 e 38 anni, entrambi di Corsico. Gente che, a detta degli investigatori, e' sempre vissuta facendo rapine in banca a Milano e a Bergamo. E sempre con la medesima tecnica: uno entrava a volto scoperto, puntava il coltello e obbligava gli impiegati ad aprire la porta ai due complici. In poche battute la riscossione era fatta, senza bisogno di ricorrere ad atti di violenza. A Milano hanno addebitato loro sei colpi in un solo mese con un bottino di 60 mila euro, ma i tre erano inseguiti anche da un ordine di custodia per i medesimi reati dall'autorita'

giudiziaria di Bergamo. Questo, pero', era periodo di pendolarismo turistico. A Diano Marina avevano preso in affitto un appartamento per le vacanze vicino all'hotel Majestic, in una zona dove i canoni sono piuttosto elevati. Ma non bastava. Accompagnati dalle rispettive

famiglie, facevano puntate serali in ristoranti di Camogli e Portofino. Queste vacanze piuttosto costose li hanno indotti il 31

luglio, a compiere altre due rapine (le ultime), direttamente in

Liguria, in altrettante filiali del Montepaschi di Siena ad

Albenga e Arenzano (bottino 30mila euro in tutto). Ma nel giro di un paio di giorni i carabinieri del reparto operativo di Milano sono arrivati a loro, analizzando le impronte lasciate dal terzetto e le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso. L'arresto e' avvenuto la scorsa notte. Nelle due abitazioni sono state trovate le bandane utilizzate per mascherarsi e i taglierini.

r.c.

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