Il Museo della Lavanda di Montalto Carpasio riaprirà i battenti in primavera. La conferma è arrivata dal sindaco Mariano Bianchi. Il 2020 sarà l’anno della riapertura grazie all’affidamento che nelle prossime settimane sarà perfezionato.
Si tratta di un’apertura attesa e di cui si è parlato a lungo. Il Museo è chiuso dal 2016. Negli ultimi anni, l’amministrazione comunale di Carpasio, prima e subito dopo, quella del nuovo comune, nato dalla fusione con Montalto, hanno cercato di riaprire lo spazio espositivo allestito nei locali dell’ex asilo infantile Viani. La nuova gestione andrà ad una associazione locale che l’anno scorso aveva già risposto alla ‘manifestazione di interesse’ aperta dal Comune per trovare enti o realtà che avessero un progetto per il museo.
“Contiamo di riaprire entro aprile, in modo da riuscire ad ospitare ancora le classi delle scuole e poi ci sarà la stagione turistica. - afferma con entusiasmo il sindaco Mariano Bianchi - Nel consiglio comunale di dicembre è stato approvato il nuovo statuto che regolerà il museo e in questi giorni stiamo procedendo all’ultimazione dell’inventario ed a terminare alcuni lavori di manutenzione ordinaria necessari. Il prossimo passo sarà l’affidamento vero e proprio attraverso una convenzione”.
Oltre alla riapertura dei locali espositivi, il Comune punta a lanciare con il nuovo gestore una strategia che sia in grado di attirare i turisti che ogni anno vengono in Valle Argentina. Fin dalla sua apertura, il Museo della Lavanda è stata una delle eccellenze di questo entroterra, grazie proprio al profondo legame con la storia di Carpasio. Qui, nel 1906, un gruppo di carpasini diede vita alla prima cooperativa di coltivatori, raccoglitori e distillatori per la commercializzazione dell’essenza di lavanda. Una tradizione che andò avanti per diversi anni con successo ma che oggi ha lasciato soprattutto un bel ricordo di quell’epoca d’oro.
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