Nell’ambito del progetto ‘Sbarre’ (Solidarietà, Benessere, Accoglienza, Rispetto, Responsabilità ed Empatia), venerdì prossimo alle 9.30 alla sala convegni della biblioteca di Imperia, un nuovo incontro.
Il progetto nasce nel 2018 dall’incontro fra la Direzione della Casa Circondariale di Imperia, ARCI Liguria e UISP Liguria, per rispondere a esigenze individuate presso l’Istituto detentivo imperiese. Frutto del lavoro congiunto dei tre enti promotori, il progetto realizza attività intramoenia e extramoenia, con la fondamentale collaborazione delle realtà territoriali, da tempo attive in carcere: ARCI Imperia e UISP Imperia. Il progetto si fonda su diverse attività in carcere, per i detenuti, e si pone l’obiettivo di “portare fuori” un modello di intervento, una buona pratica che possa essere riproposta in altri contesti detentivi per il miglioramento del benessere fisico e psichico delle persone detenute.
La Casa Circondariale di Imperia è una struttura, caratterizzata da un elevato turn-over, di limitate dimensioni presso la quale si trova ristretta una popolazione detenuta, maschile, che si caratterizza per una tipologia di reati riconducibili alla piccola e media criminalitàà, per un’età media oscillante fra i 22 ed i 40 anni nonchéé per una forte presenza di detenuti stranieri, in massima parte extracomunitari.
ARCI Liguria e UISP Liguria, in collaborazione con la Direzione e anche grazie al Progetto Ponte all’interno della ATS La rete che unisce, da oltre 10 anni realizzano presso l’Istituto progetti che, in una realtà coercitiva dove più ancora degli aspetti delinquenziali predominano emarginazione, disagio, deficienze educative e culturali, trovano la loro sintesi in una prevenzione e promozione del benessere psicofisico, quale necessitàà di ritrovare un equilibrio a fronte dei traumi indotti e acuiti dalla detenzione.
Il progetto risponde a bisogni prioritari comuni alla popolazione reclusa: ritrovare una situazione di equilibrio e bene-essere personale, di recuperare/ricostruire rapporti affettivi/genitoriali/parentali, di attivazione, recupero, miglioramento (soprattutto per quanto attiene alle persone straniere) degli aspetti relazionali e comunicativi che sono alla base di un concreto inserimento in una societàà interculturale e multietnica.
L’evento sarà un momento di presentazione dei contenuti e degli obiettivi di progetto, per una più ampia riflessione, su politiche e azioni, capaci di contribuire al miglioramento della vita in carcere e alla costruzione di ponti tra il dentro e il fuori. Il progetto è realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo e della Fondazione Carige, Bando Libero Reload 2018.