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Politica | 06 novembre 2018, 18:46

Incontro a Genova tra Balneari e Regione: "Non possiamo aspettare 9 mesi per ripristinare le spiagge liguri" (Video)

Schiappapietra (SIB): "Ci vogliono 8 o 9 mesi per un intervento sul demanio, ma noi abbiamo la stagione estiva da affrontare". L'assessore Scajola: "Snelliamo le procedure perché i privati possano intervenire".

Incontro a Genova tra Balneari e Regione: "Non possiamo aspettare 9 mesi per ripristinare le spiagge liguri" (Video)

E' sul tavolo della Regione la conta dei danni dopo le ferite inferte dalle eccezionali mareggiate di ottobre, quando il litorale ligure è stato devastato da burrasca ed eventi meteo-meteomarini di portata 'oceanica'. Nella sala del palazzo di piazza De Ferrari, a Genova, si sono seduti i rappresentanti degli stabilimenti balneari, delle Camere di Commercio, delle Capitanerie di Porto insieme con gli assessori regionali Marco Scajola, con delega al demanio marittimo, e Andrea Benveduti dello sviluppo economico. 

In ballo ci sono i risarcimenti (e si parla di milioni di euro), ma anche gli investimenti e, fra questi, l'allungamento degli arenili, come chiede il Sindacato Italiano Balneari. Sullo sfondo, ma non troppo, c'è la famigerata Direttiva Bolkestein che dal 2020 mette all’asta tutte le concessioni degli stabilimenti balneari. 

"Faremo in modo di snellire le procedure urbanistiche perché i privati possano intervenire, mentre i Comuni, che dovevano usare i fondi per i ripascimenti prima della mareggiata, avranno una proroga fino alla fine di aprile, per studiare dove intervenire" annuncia l'assessore Marco Scajola"Cercheremo di percorrere una strada con i balneari che porti a una soluzione - prosegue - Riguardo alla Bolkestein, aspettiamo il risultato della Corte Costituzionale riguardo la nostre due proposte di legge. Vogliamo che la Liguria e l’Italia escano da questa direttiva, non vogliamo proroghe, perché questi sono beni che si tramandano da anni e non vanno messi all’asta come semplici servizi. Questa mareggiata - conclude l'assessore regionale - è stata un piccolo uragano, con 90 nodi di vento in alcune parti in Liguria; ci vuole una pianificazione attenta del territorio. In passato la politica è stata miope e leggera. Cerchiamo di mettere a posto i danni che ha causato in passato".

Così Enrico Schiappapietra, presidente regionale del SIB-Confcommercio: "In Liguria sono 1350 gli stabilimenti, 300 fortemente danneggiati, un centinaio con allagamenti e con danni alle attrezzature. Le concessioni scadono tra due anni e non possiamo chiedere alle famiglie e piccole imprese di investire centinaia di migliaia di euro per la ricostruzione. La Regione deve attivarsi col Governo per chiedere una moratoria e avere più tempo per la ricostruzione, anche perché le banche in soli due anni non ci darebbero il credito. Un altro problema sono i tempi per la ricostruzione - incalza Schiappapietra - e ci vogliono 8 o 9 mesi per un intervento sul demanio, ma noi abbiamo la stagione estiva da affrontare. Infine la parte economica: bisogna lavorare insieme tra pubblico e privato per ricostruire il waterfront distrutto dalla mareggiata. Abbiamo bisogno di fatti e velocità, per cui ci auguriamo che i primi incontri con la Regione portino ad azioni efficaci".

Massimo Stasio, presidente dell'area metropolitana di Genova per il SIB, commenta: "Nel Levante le strutture balneari e turistiche della nautica a Zoagli, Rapallo e Santa Margherita sono state azzerate, non esiste più il porto Carlo Riva e la diga fortemente danneggiate. Visti i danni di grande entità economica, non possiamo intervenire, come abbiamo sempre fatto in passato, perché la nostra concessione forse scadrà nel 2020, ma non è certo, quindi chiediamo che sia lo Stato a intervenire economicamente o che ci conceda un’estensione della concessione proporzionata ai danni subiti". 

"Ho chiesto al ministro Toninelli di riproporre nel Decreto Emergenze o nella Legge di Stabilità la sospensione dell'applicazione della direttiva Bolkestein in Liguria per garantire agli imprenditori balneari danneggiati dalla mareggiata la possibilità di ricostruire e fare investimenti". E' quanto ha detto il governatore ligure Giovanni Toti a margine del summit tra le istituzioni di via Fieschi e le rappresentanze degli imprenditori balneari, funestati dal maltempo che ha devastato gran parte del litorale della Liguria. A pesare è la nota direttiva Bolkestein, che profila la scadenza delle concessioni demaniali nel 2020, dunque fra due anni. Argomento del lungo braccio di ferro tra i titolari degli stabilimenti e Bruxelles. "Gli imprenditori - ha proseguito Toti - devono avere il tempo per attuare gli investimenti essenziali per stare sul mercato. E noi ci batteremo affinché la Bolkestein venga abrogata dall'ordinamento italiano. Se non ci riusciremo, quantomeno deve essere sospesa per la Liguria per i prossimi dieci anni, in modo da garantire a chi ricostruisce di poter rientrare degli investimenti". 

Anche l'assessore al demanio Marco Scajola ha toccato il tema della Bolkestein, proprio nell'introduzione dell'incontro in Regione, davanti alla platea di balneari e rappresentanti degli enti camerali, Capitanerie e mondo economico. Questa mattina la legge regionale numero 25, “Qualificazione e tutela dell'impresa balneare”, della Regione Liguria era in discussione alla Corte Costituzionale. 

L'Assessore Scajola ha ricordato quanto espresso poche ore prima in un post sui social: "Avrei auspicato da parte dell’attuale governo il ritiro della richiesta di impugnativa, poiché questo sarebbe stato un gesto di attenzione e di rispetto verso gli operatori del settore, in questi giorni anche molto colpiti e danneggiati dalle recenti mareggiate. Il 20 novembre verrà poi discussa la nostra seconda legge, la 26 'Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative'. Norma nata per prorogare di trent’anni le attuali concessioni demaniali marittime e dare così futuro e speranza alle imprese. Lotteremo fino alla fine per difendere le nostre due leggi e difendere quindi la Liguria e nel rispetto di ciò che saranno le sentenze della Corte, la Regione Liguria continuerà ad essere in prima fila e sempre più determinata per tutelare le imprese, il lavoro, le famiglie, la nostra storia e nel ribadire che l’Italia debba immediatamente uscire dalla direttiva Bolkestein". 

La partecipazione al summit è stata alta, come da aspettative; anzi, la riunione si è subito spostata in Sala Trasparenza, più ampia, per consentire a tutti di prendere posto. Il confronto di questo pomeriggio si è concentrato sulla disamina dei danni subiti dagli imprenditori balneari, ma si proietta anche oltre: l'idea dell'assessore Scajola è quella di reperire fondi statali ad hoc per mettere in sicurezza il litorale e avviare opere di tutela delle coste. Ma si tratta di finanziamenti esosi, che vanno ripartiti fra enti, soprattutto attraverso le risorse del Governo. L'impegno immediato della Regione è sullo snellimento delle procedure per consentire ai privati di intervenire più semplicemente e su agevolazioni per i Comuni che devono affrontare ripristini e ripascimenti.  

Redazione

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