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Economia | 19 gennaio 2018, 19:11

Ripple VS Bitcoin: chi sarà la regina del 2018?

Il 2017 ha chiuso i battenti con una grande sorpresa per gli investitori di criptovalute

Ripple VS Bitcoin: chi sarà la regina del 2018?

Il 2017 ha chiuso i battenti con una grande sorpresa per gli investitori di criptovalute: Ripple (XRP) è cresciuta molto di più del Bitcoin, con un rialzo eccezionale a fine anno, un dato da non sottovalutare per gli investimenti sul 2018.   

I fattori dell'accelerazione

Tutto è da ricercare negli enormi sforzi che Ripple ha fatto a partire dal 2012 per poter essere considerata utilizzabile anche dalle istituzioni finanziarie, soprattutto quelle asiatiche. Ad oggi sono collegate alla sua piattaforma​ ben 100 banche, che la valutano come un ottimo punto di partenza per un nuovo sistema di carte di pagamento. 

Anche le innovative piattaforme di investimento online ritengono che Ripple sia un'occasione da prendere al volo e si sono mosse per proporre nuove composizioni per i portafogli dei loro clienti, per due motivi principali:

  1. Velocità da record di transazione di soli quattro secondi, che supera di gran lunga il Bitcoin, che richiede un'ora intera per la certificazione dell'avvenimento della transazione,
  2. Presenza di un indirizzo fisico e di una struttura centralizzata che corrisponde a quello della startup americana, creatrice del modello.

Fonte: Pinterest

Si registra un consenso condiviso per quanto riguarda la forza di questa criptovaluta nel breve periodo, ma la domanda al momento è se ce la farà a mantenersi in vetta alla classifica anche a lungo termine.

Secondo i più ottimisti ci sarebbero quattro motivi per reputare Ripple un investimento affidabile e non "volatile" come altre criptovalute in circolazione: 

  1. Ripple gode di ottima fama all'interno della Federal Reserve, grazie alla recedente collaborazione al suo interno di Ryan Zagone (responsabile della società Ripple Lab che ha creato Ripplenet, fornitrice di servizi finanziari), che è stato di grande aiuto per fornire esperienza sulla complessa tecnologia blockchain.
  2. Nel maggio 2017 Ripple si è accordata commercialmente con una società di servizi che fornisce prodotti tecnologici digitali fondati su blockchain di monete digitali, guadagnandosi in breve tempo il posto tra i listini di ben cinquanta digital assets exchange.
  3. Sul finire di dicembre Ripple ha creato un deposito di garanzia di circa cinquantacinque miliardi di XRP, a dimostrazione del fatto che non ci sia nessun interesse per il gruppo di alterare appositamente l'andamento di mercato;
  4. L'aumento significativo dell'appoggio da parte delle banche.

Gennaio 2018: ribilanciamento delle criptovalute  

Se il Bitcoin ha avuto un netto crollo a fine dicembre, Ripple ha subito un declino nella prima settimana di gennaio, sia a causa della decisione di Coinmarketcap di escludere le quotazioni riportate dalle piattaforme della Corea del Sud, che della smentita di Coinbase, società che gestisce il principale exchange al mondo di strumenti finanziari digitali, di inserire a breve XRP tra le monete scambiabili sulla sua piattaforma. 

Le previsioni degli esperti considerano che una volta completata la correzione attuale, che è ancora in fase di aggiustamento e non sembra riprendere fiato, avverrà una ripresa del trend della criptovaluta al rialzo a circa 2,00 $. Una volta superato l’ultima soglia massima a 2,44 $, il valore del Ripple potrebbe arrivare senza problemi a quota 3,00 $ nel corso dei prossimi mesi del 2018.

Tra i due litiganti il terzo gode? Sembrerebbe di sì, almeno dalle ultime proiezioni finanziarie. Queste vedono un terzo incomodo, Ethereum, totalmente immune da questa debolezza generalizzata di Ripple, Bitcoin e delle altre maggiori criptovalute. 

Fonte: Pixabay

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