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Attualità | 08 dicembre 2017, 17:25

Sanremo è ‘Città Europea dello Sport’, SanremoNews l’ha accompagnata a Bruxelles. Il diario di viaggio (Foto)

Ricordi della ‘tre giorni’ al seguito della delegazione matuziana inviata al Parlamento Europeo per ritirare il prestigioso riconoscimento.

Le immagini da Bruxelles

Le immagini da Bruxelles

Tutto parte da un aereo, un volo preso al volo. Con Alessandro Lanteri, prima amico poi Consigliere Comunale, compagno di un viaggio iniziato con la consueta corsa dal parcheggio al gate. Parti tranquillo, arrivi che sei “giusto”, ti ritrovi a correre. Ci accolgono le facce sorprese di chi già sapeva che ci saremmo stati, ma non si può evitare l’effetto sorpresa nel vedere qualcuno in un contesto non abituale. E così è stato.

Ai controlli di sicurezza tutto fila liscio per l’Assessore Eugenio Nocita e per il Consigliere del Casinò Olmo Romeo, per Alessandro Lanteri, meno per Mario Robaldo, Consigliere Comunale che si ritrova a farsi ispezionare le mani per motivi ancora poco chiari. A bordo c’è già il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, lui sì che non sapeva della nostra presenza. Insieme a lui anche il ‘suo’ Assessore Gabriele Campagna e il Sindaco di Terzorio Valerio Ferrari.

Volo perfetto, clima all’arrivo un po’ meno. Consiglio un viaggio in centro Europa a chi ancora osa lamentarsi del meteo nostrano. E la dimostrazione (ennesima, se ce ne fosse bisogno) arriva il giorno dopo. All’alba delle 8.30 siamo ancora in piena notte, nuvole basse, foschia e lampioni che devono fare a pieno il loro lavoro per dare luce alle strade. Ma il clima poco amichevole non può nulla al cospetto del fascino austero, grigio e in un certo senso rassicurante dell’istituzione europea.

Il Parlamento accoglie chi lo visita con una serie infinita (e doverosa) di controlli. Spazio alle emozioni tra le stanze del potere centrale, gli incontri con i rappresentati italiani in Parlamento, la visita alla sala dell’assise e a quelle usate per le riunioni delle varie commissioni. Restano ancora emozioni da vivere e condividere e, quindi, ecco la premiazione di ‘Città Europea dello Sport’. Il premio finale è andato a Sofia, ma vedere Sanremo insieme a molte altre città nella capitale del nostro continente è pur sempre una certa soddisfazione. E anche la nostra delegazione trattiene a fatica l’emozione. Doveroso.

Capitolo cibo. Se andate a Bruxelles scordatevi il pasto leggero. Qui puoi scegliere tra: fritto, fritto con salse varie, fritto con salse di formaggio, patate (ovviamente fritte) e dolci le cui dimensioni meriterebbero un capitolo a parte.
Cosa si mangia? Un po’ di tutto, ovunque ti spacciano un piatto tipico che, al nostro palato, non è altro che una rivisitazione un po’ più pesante di una qualche pietanza italiana. E poi ci sono le cozze con le patatine fritte. Sembrano non saperne fare a meno.

Al capitolo ‘bere’ ecco che Bruxelles recupera e sorpassa a destra. Birre di ogni genere, servite in ogni modo, ognuna nel proprio bicchiere apposito. E, se per caso quel bicchiere apposito è finito, può anche capitare che ve la offrano perché si sentono in colpa.
Fa freddo? Il giusto. Ma dimenticatevi di vedere il sole, qui lo si aspetta in primavera. Altre apparizioni sono solo sporadici regali di Madre Natura. Sono accoglienti? No. Educati? Molto. Ma di certo non accoglienti. Veniamo dalla terra del ‘mugugno’, dalle regione della torta di riso che è finita ma anche nella capitale d’Europa non aspettatevi un’accoglienza in stile romagnolo.

Una nota, obbligatoria. La prossima volta direte o sentirete dire qualcosa che non va sull’Italia, pensate che a Bruxelles è regolare e tollerato chiedere l’elemosina in strada, anche in piena notte, usando i bambini come strumento per impietosire i passanti. Qui, nella tanto malandata Italia, l’intervento dei servizi sociali sarebbe solo una questione di minuti. Pensateci.

Infine si conceda un pensiero personale a chi scrive. Un sentito ‘grazie’ ai compagni di viaggio per la disponibilità e la pazienza dimostrata ogni qualvolta mi sono avvicinato con la telecamera o con la macchina fotografica. È lavoro, e so bene che non sempre fa piacere essere davanti all’obiettivo. E grazie anche per i momenti di svago, fondamentali.  Grazie ai ragazzi che ci hanno accolti e guidati nel 'labirinto' del Parlamento Europeo, gentili e disponibili come pochi. Grazie, infine, a SanremoNews e all’azienda che mi ha affidato uno degli incarichi più soddisfacenti della mia ancor breve carriera. Alla prossima!

Pietro Zampedroni

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