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Eventi | 23 aprile 2017, 00:16

Si è chiusa la 12a edizione del Video Festival di Imperia, ecco tutti i titoli premiati

Tanti i titoli in gara, dall'Italia e non solo.

Si è chiusa la 12a edizione del Video Festival di Imperia, ecco tutti i titoli premiati

Ecco tutti i titoli premiati alla 12a edizione del VideoFestival Internazionale di Imperia:

“Il mondo incredibile” (Teodoro Francesco Liberto) Catania Explorer Naturalistico (Miglior Explorer Naturalistico)

Miliardi di anni fa, una serie di cataclismi fece nascere la Terra e le prime forme di vita, che nei secoli colonizzarono tutte le terre emerse. Inizia così l'infinita storia dell'evoluzione raccontata nel documentario “Il Mondo Incredibile”. Perché la vita ha prosperato sulla Terra e non su gli altri pianeti del sistema solare? Esistono pianeti simili al nostro che potrebbero ospitare forme di vita complesse? Con l'aiuto di animazioni 3D, il documentario, rivolto principalmente ad un pubblico di giovani, sarà un'occasione per intraprendere un viaggio oltre i confini del tempo e dello spazio.

“Peruviando da zero a cinquemila” (Davide Simone) Explorer Turistico (Miglior Explorer Turistico)
Si tratta di un viaggio alla scoperta del Perù. Seguiremo la costa fino alle misteriose linee di Nazca per poi risalire la strada fino a Cuzco. Qui entreremo in contatto con la cultura ed i monumenti Inca ma avremo modo di conoscere le tradizioni, la cucina e le proiezioni verso il futuro di questo paese.

“Oggi offro io” (Alessandro Tresa-interpretato da Enzo Iachetti) Roma Film Professionisti (Miglior Sceneggiatura)
Enzo, fratello di Icio, viene rapito. Viene chiesto un riscatto. Come farà Icio a trovare i soldi per liberare Enzo? Fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere.

“A Long time ago in Silesia” (Tomase Procowicz) Minturno (LT) Festival dei Festival  - Visioni Corte (Miglior Festival dei Festival)
Risiek e Stefan sono due gemelli polacchi che vivono in un orfanotrofio della Silesia gestito dalle suore. Durante il terzo Reich vengono separati. Uno dei due viene adottato da un ufficiale tedesco ma si rincontreranno molti anni dopo, inaspettatamente.

“El baile de los infantes” (Jokin Pascual) Film Internazionale Spagna (Miglior Documentario Internazionale)
A Pamplona per tutto l'anno si aspetta l'estate e la corsa dei tori di San Fermino. I più piccoli sognano di correre quando saranno più grandi.

“Pinnocchio” (Riccardo Di Gerlando) Taggia (IM) Film Professionisti (Miglior Colonna Sonora)
In un mondo che precede la vita terrena , un Dio albero genera gli ipotetici uomini attraverso rami Dritti e Rami Curvi...

“Al di là del mare” (Fabio Schifilliti) Messina Scuole (Miglior Opera delle Scuole)
Jamal, un ragazzo immigrato dal Gambia, arriva in Italia con un barcone, emotivamente segnato da un viaggio di disperazione e morte. Ritroverà la sua vita, abbandonata forzatamente, sui tasti di un pianoforte che gli offriranno l'occasione di ricostruire il suo futuro.

“Stella amore” (Cristina Puccinelli) Roma Film Professionisti (Miglior Regia)
Stella Amore è una ragazzina con un sogno: diventare attrice. Oggi il suo sogno si realizza, ma il magico mondo del cinema non è così magico come credeva. E' pieno di gente che non crede più nei sogni. Anche peggio: alcuni di loro cercano addirittura di distruggere il suo. Come reagirà Stella a questa nuova stupida realtà?

“Stella” (Massimiliano D’Epiro) Bari Film Professionisti (Miglior Soggetto / Miglior Attrice)
Un uomo e una donna che lavorano in una brigata di un ristorante di montagna, si divertono a sparare al bersaglio in una foresta imbiancata dalla neve e per sbaglio si rendono complici di un delitto. Lo Chef, proprietario del ristorante, per il quale ha sacrificato tutto, anche la sua famiglia, è sommerso dai debiti e non trova più il suo cane che ha un rapporto particolare con il figlio. Proprio nel giorno in cui il bambino è in suo affido, riceve la visita di un ispettore della guida Michelin per decidere se assegnargli o meno, una stella.

“Stanotte a San Pietro” (Rai) Roma Documentario Professionisti (Miglior Documentario Professionisti)
Alberto Angela ci conduce alla scoperta del Vaticano, in tutta la sua Maestosità e la sua suggestione notturna. Uno scrigno di tesori d’arte, religione e cultura che si schiude per offrire agli spettatori un percorso intimo e spettacolare al tempo stesso. Di notte, senza le folle dei turisti, finalmente le opere d’arte potranno parlare e raccontare i segreti di una bellezza che incanta da secoli... Una grande produzione, arricchita da ospiti d’eccezione come Giancarlo Giannini e Carlo Verdone, che si avvale della tecnologia 4K HDR, spettacolari riprese con droni, effetti speciali, minifiction. Una grande operazione culturale realizzata in collaborazione con il Vaticano.  Alberto Angela, ci fa scoprire monumenti famosi, come la cupola di San Pietro, la sublime Pietà, gli affreschi della Cappella Sistina e i giardini immersi nella quiete notturna. Ci racconta una lunga storia di potere, spiritualità e mecenatismo che ha conosciuto anche momenti drammatici.

“Vajont una tragedia italiana” (Nicola Pittarello-Padova) Documentario Professionisti (Miglior Montaggio)
Quale fu la successione degli eventi che portarono al tragico crollo del 9 ottobre 1963? Quali erano le certezze e le convinzione di chi ordinò l'ultimo fatale invaso del serbatoio del Vajont? Come si sviluppò la lunga vicenda processuale? Perché le pene ai responsabili furono così lievi? Queste sono alcune delle domande cui il film- documentario "Vajont, una tragedia italiana" cerca di trovare delle risposte. Dopo oltre cinquant'anni dalla notte della tragedia, grazie alla consultazione della documentazione processuale custodita nell'Archivio di Stato di Belluno, è stato possibile svolgere nuove riflessioni su un evento che ha funestato l'Italia del boom economico e che continua a turbare le coscienze.

“Turriaki” (Salvatore Tuccio) Linosa (AG) Documentario Amatori (Miglior Documentario Amatori)
Di giorno viaggia per decine di chilometri in mare aperto a caccia di cibo, di notte torna al nido per accudire i piccoli. Sono i rituali seguiti ogni giorno di questa lunga estate dalla berta maggiore, specie studiata con un progetto che l'università di Palermo in un progetto Life, sta portando avanti da alcuni anni. Lo studio è condotto nell'area marina protetta dell'isola di Linosa, in Sicilia, dove è presente una delle più grandi colonie del Mediterraneo, formata da circa 10mila coppie.
La berta maggiore sverna nei mari del Sudafrica e del Sudamerica e percorre ogni anno migliaia di chilometri per raggiungere il Mediterraneo e nidificare. Particolare è il canto simile al vagito di un neonato.

“Cinema Dehors” (Tatiana Poliektova) Animazione Internazionale Russia (Miglior Animazione Internazionale)
Vivere nel mondo moderno significa essere troppo occupati con il tran tran di tutti i giorni e con la tecnologia che ci fa spesso dimenticare la vera bellezza di questo mondo che è davanti ai nostri occhi.

“La Viaggiatrice” (Davide Vigore - Enna) Cortometraggio Amatori (Miglior Fotografia)
Si può rubare ad una ragazza la sua giovinezza? Hind lavora da anni come badante presso la casa di una signora anziana, trascorre le sue giornate facendo sempre le stesse attività, la sua è una routine infinita fatta di giorni uguali, vivendo così in un presente continuo, nella spasmodica attesa di qualcosa, di qualcuno. La sera, dopo aver messo a letto l'anziana signora, si rifugia nella sua camera piena di sogni. Sarà proprio l'anziana signora a farle capire.

“La sindrome di Antonio” (Claudio Rossi Massimi) Roma Film Professionisti (Miglior Film Professionisti / Miglior Attore)
Nel settembre del 1970, Antonio Soris (Biagio Iacovelli) vent’anni e sessantottino convinto, parte da Roma con la cinquecento della madre alla volta di Atene. Pochi soldi in tasca e tanta voglia di conoscere il mondo. La meta non è stata scelta a caso, Antonio è stregato dalla mitologia greca e soprattutto da Platone; in Grecia va alla ricerca della caverna delle ombre e delle suggestioni che devono aver ispirato il grande filosofo. Arrivato ad Atene, Antonio conosce Maria (Queralt Badalamenti); bella, solare, divertente, intelligente. Rapito dal fascino della ragazza e dalla bellezza senza tempo dei luoghi che visitano insieme, il giovane si abbandona alla suggestione di un viaggio quasi fuori dalla realtà. In giro tra templi, mare meraviglioso e coste mozzafiato, i due ragazzi vivranno un reciproco corteggiamento continuo, fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica. Ma il viaggio di Antonio è anche un viaggio di incontri: quello con Efisio (Moni Ovadia) il gestore di una taverna alle falde del monte Olimpo con il quale ragiona sui motivi del suo viaggio, quello con Vassilis (Antonio Catania) il proprietario della locanda in cui alloggia Antonio, quello con Lissa (Chiara Gensini), una donna folle che pone indovinelli sul senso della vita, quello con Klingsor (Giorgio Albertazzi) il pittore silente che dipinge quadri, guarda il mare e spera che un giorno ritorni la sua compagna scomparsa da anni. Eppure non tutto è come sembra e per Antonio, luci ed ombre assumeranno aspetti e significati inattesi, così come la voce fuori campo dell’amico Gino (Remo Girone) arriverà a raccontare alla fine del film. Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.

“La grande fabbrica della guerra” (Alessandro Rota) Torino Lungometraggio Amatori (Miglior Lungometraggio Amatori)
Alcuni studenti dell'Istituto Avogadro scoprono nei sotterranei della scuola una strana macchina che, riattivata dopo 100 anni, porta alcuni soldati della prima guerra mondiale ai giorni nostri. Ciascuno di loro potrà quindi raccontare ai ragazzi di oggi la realtà delle trincee e dell’industria bellica, tra entusiasmi patriottici, follia degli ‘scemi di guerra’ e contestazione.
Un viaggio nel tempo attraverso immaginazione, memoria e materiali d’archivio.
Il film, di natura didattica, è frutto di un lungo percorso in cui gli studenti della scuola hanno svolto un lavoro di ricerca inerente la storia dell'industria bellica italiana negli anni della Prima Guerra Mondiale in occasione del centenario. Attraverso la visione di film sulla tematica gli studenti hanno inoltre sperimentato il linguaggio cinematografico fino a creare una vera e propria sceneggiatura, contenente elementi di finzione e di realtà grazie all'integrazione di materiali d'archivio.
In seguito, gli studenti hanno lavorato su un vero e proprio set cinematografico sotto la guida di professionisti del settore, spartendosi ruoli tecnici ed artistici.

“(In)Felix (Maria Di Razza)” Pozzuoli (NA) Animazione Professionisti (Miglior Animazione Professionisti)
Un viaggio in un immaginario futuro che stiamo contaminando ...

“Super Juan el Origen” (Rubén Dené) Film Internazionale Spagna (Miglior Film Internazionale)
Il supereroe più maldestro dell'universo...è spagnolo. Nell'era della peggior crisi Super Juan dovrà affrontare un mutante, una enorme strana cosa marrone che ha trapanato il cervello dei leader politici per controllarli. Una commedia fantastica e molto scorretta, vieta a ai minori.

“Finché c’è vita c’è speranza” (Valerio Attanasio - Roma) Cortometraggio Amatori (Miglior Cortometraggio Amatori)
Un ragazzo e una ragazza non ancora trentenni, hanno la malaugurata idea di sposarsi...poveri ingenui: nemmeno sospettano di essersi appena cacciati in un mare di guai!

“La leggenda di Colapisci” (Maurizio Calandra) Alcamo (Trapani) Videoclip (Miglior Videoclip)
La Leggenda di Colapesce tratta dalla bellissima versione musicata da Otello Profazio, quella di “Colapisci” è in realtà una leggenda internazionale. Le prime “tracce” su Colapesce risalgono infatti al XII e sono del poeta Raimon Jordan, che narra di un uomo capace di muoversi in mare come un pesce. Ci sono diverse versioni siciliane, di lui hanno scritto Athanasius Kircher, Friedrich Schiller, Benedetto Croce, Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta e Dario Bellezza, dove si racconta di Cola come un giovane che riesce a muoversi e a nuotare come un pesce, tant’è che il Re lo chiamò per fargli controllare in che condizioni si trovasse la Sicilia . Cola scandagliando i fondali si accorse però che la Sicilia era sorretta da tre colonne, una delle quali stava cedendo e si sostituì ad essa.

Redazione

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