E’ polemica tra maggioranza ed opposizione, in questo caso tra il Sindaco e la minoranza, in Comune a Pieve di Teco. Nelle ultime ore, infatti, i consiglieri Brunengo e Molinari hanno attaccato il primo cittadino (cliccando QUI), per la sua presenza in Sardegna per una manifestazione di promozione delle città dell’olio.
Pronta è arrivata al risposta del Sindaco: “Sinceramente sono esterrefatto – ci ha detto – visto che mi sono pagato l’aereo, la notte in albergo in più (la prima era offerta dal Comune di Alghero) e le altre spese, ad eccezione di quelle tra Imperia e l’aeroporto di Pisa”.
Ma, a questo punto il Sindaco rincara la dose e passa al contrattacco: “Io non ho mai portato, in 9 anni, una ricevuta di un ristorante al Comune mentre, quando sono arrivato alla guida di Pieve ho trovato una serie di ricevute di ristoranti ed altro, prodotte per anni dall’allora Sindaco Brunengo. Le uniche spese di rappresentanza che vengono prodotte riguardano le corone ai caduti, le medaglie agli anziani e poco altro. Nel 2012 abbiamo avuto 1.095 euro di spese di rappresentanza e per rimborsi e missioni. Nel 2006 Brunengo ne ha spesi quasi 14mila! Io sono qui e sono pronto a sfidarlo sulle spese”.
Alessandri sciorina anche le spese del suo governo e di quello del suo predecessore: “Io ho acceso 4 mutui necessari: 134mila euro (su 350mila di progetto) per il cofinanziamento di lavori per l’adeguamento di impianti e sostituzione di infissi e controsoffittature alla scuola ‘Gabrielli’; 272mila euro (di cui 72mila a carico dell’Anas) per la vasca di accumulo dell’acquedotto potabile del capoluogo; 200mila per la bonifica dell’amianto sui tetti della Croce Rossa e del magazzino comunale di via Manfredi (pagato interamente dalla produzione di energia fotovoltaica). Il Sindaco Brunengo, invece, ha contratto mutui per oltre 2 milioni, tra cui: 710mila euro per la ristrutturazione della caserma Manfredi per 53mila euro l’anno fino al 2024; 76mila euro per la parcella del progetto per il recupero del cento storico; 111mila euro per pagare debiti fuori bilancio”.
Per terminare Alessandri continua a non mandarle a dire, anzi, attacca nuovamente sui costi della Pro Loco: “Io sto ancora aspettando da lui e suo fratello i rendiconti delle spese dell’associazione, visto che il Comune ha stanziato per la stessa 200mila euro in 9 anni. Ho chiesto le giustificazioni di queste spese e, come tutta risposta, hanno sciolto la Pro Loco! Se questo è far politica anziché confrontarsi su temi seri penso che siamo veramente alla frutta!”