La provincia di Imperia scopre il mondo della cooperativa: ecco come contribuiscono al mercato del lavoro

La crisi economica degli ultimi anni, la stagnazione economica e le politiche pubbliche ispirate dai dettami dell’austerity, hanno contribuito a fare di questa provincia, come di molte altre, un'area dove le cooperative gestiscono il mondo invisibile dei lavoratori low cost. Sono diventate delle vere e proprie nicchie economiche di rifugio per un buon numero di lavoratori di tutte le età. Stiamo parlando di un esercito crescente di lavoratori spesso sottopagati e senza tutele che rappresentano il gradino più basso della piramide del lavoro. Una storia fatta di violazione continua e sistematica dei diritti dei lavoratori, di sfruttamento e di mancato rispetto dei contratti.

I lavoratori di queste cooperative vengono "affittati" a supermercati, ad aziende, a ristoranti ed a societa' di varia distribuzione, che li inseriscono in negozio o in produzione, a fianco di normali dipendenti. La retribuzione è quella del contratto Multiservizi ed è di molto inferiore rispetto a quella di un dipendente normale. Questo è un settore dove l'intermediazione di manodopera, applica condizioni di lavoro pesantemente al ribasso, con un notevole risparmio sui costi (la forma cooperativa e' agevolata).

Inoltre non vi sono vincoli di mantenimento del posto di lavoro o garanzia delle tutele minime stabilite dallo Statuto dei lavoratori o assicurate dai contratti nazionali di categoria. Si tratta di una specie di lavoro interinale ante litteram, una sorta di lavoro in affitto all' italiana. Negli ultimi anni le cooperative sono spuntate come i funghi e la lotta per aggiudicarsi un appalto va purtroppo a discapito dei lavoratori. Le Istituzioni si limitano ad osservare e non fanno niente per modificare questa situazione.