"Buongiorno, in relazione al problema del senso unico alternato sono pienamente d’accordo con il lettore Andrea, quel tratto di strada e sempre stato un problema, ricordo nell’alluvione di qualche anno fa addirittura si staccò un pezzo di strada e anche in quell’occasione giustamente fu messo il semaforo e rimase per più di un anno.
Stiamo parlando di problemi legati alla franosità di qual tratto di strada per certi versi difficili da sistemare in poco tempo e con pochi soldi, però essendo una riduzione ad una corsia della carreggiata regolamentata da un semaforo non si corre alcun rischio (a parte i soliti ciclisti che passano con il rosso), rosso mi fermo e verde riparto, al contrario di quanto accade in altre tre riduzioni della carreggiata ovvero: dal bar di Vallecrosia alta dove d’estate gli avventori stanno sulla strada mettendo in pericolo loro e chi li deve evitare non vedendo se dalla direzione opposta sopraggiunge un altro mezzo (ricordo per chi non lo sapesse che è un tratto con dosso) o d’inverno quando parcheggiano l’auto ad un metro dall’entrata, dal bar di San Biagio, perennemente macchine parcheggiate in mezzo alla strada.
Ma il tratto più pericoloso è dal ristornante di San Biagio, qui è anarchia allo stato puro, 60 metri di corsia con macchine parcheggiate sulla strada, per di più a ridosso di una curva, nonostante poco più avanti vi sia l’ampio parcheggio del cimitero sempre vuoto. In conclusione è vero che è una scocciatura fermarsi ogni volta in quel tratto, però bisogna essere anche un po’ coerenti e vedere la situazione a 360 gradi.
Gaetano".
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giovedì 16 gennaio
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