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Al Direttore | 25 agosto 2013, 19:41

Ventimiglia: soste selvagge, traffico e anarchia, l'opinione di una residente

La lettrice Nicoletta sostiene che "sarebbe il momento di ripristinare l'ordine, che le autorità competenti prendano visone di tale situazione di pericolo che raggiunge il suo massimo il venerdì e nei giorni di festa in Francia"

Ventimiglia: soste selvagge, traffico e anarchia, l'opinione di una residente

"Buonasera, rispondo alle mail precedenti sull'anarchia stradale di Ventimiglia.  Certo ammetto che è bello vedere i posti di controllo serali, che sicuramente finiranno a settembre, ma sarebbe ancora meglio vederli sempre e soprattutto nelle ore di maggior traffico.

A Ventimiglia tutti guidano telefonando serenamente e le svolte vietate non mancano mai. Le soste selvagge sono un problema costante, ma la cosa più tragica è vedere gli ausiliari del traffico che controllano le auto in sosta nelle strisce blu, mentre quelle accanto in doppia fila, sul marciapiede e sugli incroci non possono multarle. Quindi se non paghi il biglietto prendi la contravvenzione, ma se ti metti in doppia fila cosa succede? Ci sono poi strade maledette dove si rimane sempre imbottigliati, come via Giovanni XXIII, Via Sottoconvento, Via Vittorio Veneto davanti al civico 22, via Chiappori, Piazza Costituente ecc.. Poi ci sono punti strategici che sono stati praticamente privatizzati a vantaggio di residenti o gente che lavora in zona, come ad esempio l'incrocio tra Via Roma, Via Giovanni XXIII e Via Turati dove su ogni angolo dell'incrocio c'è sempre un autovettura parcheggiata, esattamente come accade anche all'incrocio tra Via Chiappori e Via Vittorio Veneto.

Naturalmente non parliamo delle moto sui marciapiedi, che versano ormai in uno stato pietoso, ma ritornando alle strisce blu, dobbiamo dire che i biglietti scaduti giustamente vengono controllati, ma le moto parcheggiate tra due macchine in sosta, che ostacolano le manovre delle automobili, non vengono sanzionate dagli ausiliari del traffico e quindi? Sarebbe il momento di ripristinare l'ordine, che le autorità competenti prendano visone di tale situazione di pericolo che raggiunge il suo massimo il venerdì e nei giorni di festa in Francia. Troppi punti sulle patenti nella città di confine, è l'ora della repressione.

Nicoletta".

Redazione

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