Una nostra lettrice, C.L., ci ha scritto per tornare sul problema dell’inquinamento acustico nelle città:
“Siamo alle solite: nonostante l'ampia legislatura in merito e la conoscenza dei danni provocati dall'inquinamento acustico, non può diventare ordinaria la prassi di rivolgersi al Tribunale per ‘far cessare le immissioni dannose che eccedano la normale tollerabilità’, ne' può diventare un alibi il fatto che sia solo un cittadino a lamentarsi, poichè la tutela della salute viene sancita dall' art. 32 della Costituzione Italiana come diritto fondamentale dell'individuo nell'interesse della collettività, che appunto da individui è formata. E' quindi auspicabile che i Sindaci, che sono coloro in grado di emettere un'ordinanza urgente (ex art. 9 della legge n. 447/1995) per eliminare i rumori molesti, anche se disturbano una persona soltanto (che poi non è mai così, ma facciamo finta...) vigilino affichè questo Paese rimanga un Paese civile”.