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Politica | 19 marzo 2013, 19:30

Sanremo: fumata grigia (ma tendente al bianco) dalla riunione tra i sindacati e la Casinò Spa

Presente anche il Sindaco Zoccarato. Previsti tagli in proporzione agli stipendi. Al tavolo si sono seduti tutti i sindacati e domani si replica.

Sanremo: fumata grigia (ma tendente al bianco) dalla riunione tra i sindacati e la Casinò Spa

Fumata grigia, tendente al bianco, quella scaturita dalla riunione di questo pomeriggio tra la Casinò Spa ed i sindacati (tutti compreso lo Snalc) alla quale ha partecipato anche il Sindaco, Maurizio Zoccarato, sui tagli da attuare all’interno dell’azzardo matuziano, colpito duramente dalla crisi. Non si può ancora parlare di soluzione dei problemi ma, dopo il colloquio di oggi pomeriggio, durato circa 3 ore, sembra che le parti siano decisamente più vicine.

I sindaci e la dirigenza hanno preso coscienza che la situazione è grave ed i sindacati hanno confermato la loro preoccupazione, oltre che per l’azienda ed i dipendenti, è presente anche per l’indotto e la città tutta. Le parti hanno confermato la volontà di trovare un accordo sui tagli, per mettere l’azienda in sicurezza anche in base alla riunione con il Prefetto della settimana scorsa. I tagli serviranno ad evitare di mettere in atto gli esuberi di cui si era parlato nelle settimane scorse. Il Sindaco ha detto che questo per il Casinò deve essere l’anno zero: “Non cerchiamo di chi è la colpa e quando, negli anni scorsi, sono stati fatti errori. Dobbiamo mettere in sicurezza l’azienda, mettiamo sul tavolo un foglio bianco, iniziamo a riscriverlo e facciamo ripartire l’azienda”.

Tutti i sindacati si sono detti d’accordo a sedersi ad un tavolo tecnico per arrivare ad un accordo condiviso anche se ci sono ancora importanti distanze da colmare. Solo la Cgil ha asserito che, pur condividendo con gli altri la situazione di precarietà, preferirebbe la strada del contratto di solidarietà (in questo caso, da fonti attendibili mancherebbero però i fondi). Se l’accordo andrà regolarmente in porto tutti faranno sacrifici, compresa la dirigenza, in rapporto al proprio reddito (si parla di un taglio da 140/150 euro sugli stipendi più alti dei dipendenti). In questo modo si eviterà l’esodo ed eventuali licenziamenti. In totale ci sono 5 milioni da tagliare, di cui 3 dal personale. Domani nuova riunione, nella quale si andrà ulteriormente nello specifico.

Carlo Alessi

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