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Al Direttore | 28 marzo 2012, 20:14

Sanremo: un nostro lettore "Volevo telefonare in stazione ferroviaria ma non c'è nessun numero!"

Sanremo: un nostro lettore "Volevo telefonare in stazione ferroviaria ma non c'è nessun numero!"

Un nostro lettore, Dan, ci ha scritto per segnalare un fatto che, a suo giudizio per una città turistica come Sanremo, è a dir poco increscioso:

"Oggi ho avuto la malaugurata idea di verificare orari e costi per l'acquisto di un biglietto ferroviario: non l'avessi mai fatto. Innanzitutto, visitando il sito ufficiale di Trenitalia ho potuto verificare personalmente l'enorme confusione tra tariffe e tipi di biglietto e pur non ritenendomi un perfetto idiota, ho letteralmente perso il segno durante la navigazione, costretto a continui rimandi ad altre pagine per capire che biglietto acquistare e quanto pagarlo. Dappertutto nel sito si fa riferimento a viaggi scontati e opzioni di ogni tipo ma la conseguenza reale è che se è difficile per me, non oso immaginare quanto lo sia per un anziano o qualcuno poco esperto di web. A quel punto ho pensato di fare la cosa più banale e preistorica di questo mondo: telefonare in stazione. Ed ecco l'altra sorpresa: pur cercandolo in ogni modo ho scoperto che un numero di telefono diretto con la stazione dei treni di Sanremo non esiste! Ora, io mi chiedo, sarebbe questa la città turistica che vuole attrarre visitatori? E sarebbe questa la rivoluzione ferroviaria italiana a cui aspiravano la dirigenza delle nostre ferrovie e i nostri governanti? E' semplicemente l'ennesimo scandalo italiano e testimonia per l'ennesima volta che al di là dell'apparenza e  delle pubblicità, che a mio parere sono solo ingannevoli, gli italiani sono costretti ad arrangiarsi. Provo una tale amarezza di fronte a queste cose che le uniche cose che mi auguro a questo punto per Sanremo sono che tramonti il Festival e chiuda il Casinò, così forse qualcuno finalmente si renderà conto che qui non abbiamo nient'altro che mare e clima, e che se non ci svegliamo ad attrarre turismo, innanzitutto agevolandolo per farci raggiungere, possiamo tutti chiudere i battenti e veder fallire questa città. Con le dovute proporzioni e i dovuti paralleli, spero in qualcosa di simile per tutta l'Italia".

Carlo Alessi

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