Filippo Neviani, in arte Nek, è stato questa sera l’ultimo artista di spicco che ha accompagnato i giovani che partecipano ad ‘Area Sanremo’. Come tutti quelli che lo hanno preceduto, Nek ha parlato delle sue esperienze nel mondo della musica, che lo vede oggi tra i più affermati cantanti del nostro paese.
“La musica è altamente ‘terapeutica’ - ha detto inizialmente (l'audio del suo intervento cliccando QUI) - soprattutto per quanto mi riguarda. Più di un a volta mi sono trovato a soffrire parecchio e mi rivolgo a chi scrive le proprie creazioni: ‘questa è una componente che vi accompagnerà sempre’. Voi non sarete mai contenti di quello che fate. Non è una condanna, ma sarà una analisi continua”.
Quale è stato il tuo inizio: “Io non sono partito da un reality o da un ‘talent’, ma solo perché quando sono nato artisticamente, non era contemplato. Sono partito dal fondo, per salire piano piano. Certo è che nella musica non si è mai ‘arrivati’ ma partire dal fondo è estremamente importante. Fare un disco è un tema delicatissimo, perché può succedere che funzioni alla grande ma può anche andare malissimo. E, in quel caso, l’essere partiti da zero tra l’indifferenza delle persone, aver vissuto momenti difficili, sarai più preparato di fronte ad un pubblico che distrugge un prodotto, in cui magari tu credi moltissimo. Chi, invece, è subito sotto i riflettori non ha, secondo il mio parere, quell’escursus naturale che ti permette una difesa, in quei difficili momenti”.
(Il resto dell'intervista nell'audio sopra e, nella gallery le più belle foto)