Sanremo: lettore ci racconta la sua disavventura vissuta al Centro per l'Impiego

Un nostro lettore, Carlo Crespi, ci ha scritto la sua disavventura vissuta al Centro per l’Impiego di Sanremo:

“Sono un utente che da poco si è recato al centro per l'impiego di Sanremo per avere informazioni circa un lavoro e per sapere come fare per redigere in modo corretto un curriculum. Dopo aver atteso un buon quarto d'ora riesco a parlare con una signorina che mi dice di attendere (ancora). Faccio presente che ero l'unico utente. Finalmente riesco a parlare con un'altra signorina che senza neppure farmi sedere, mi dice di non poter dare informazioni sul lavoro per il quale mi ero recato, chiedendo di portare il curriculum. Si ma io ho proprio bisogno di quello! Quando chiedo se qualcuno mi può dire come farlo mi viene risposto che nessuno ha tempo, di andare su internet e farmene uno copiando da qualche modello fac-simile. A quel punto si mette a parlare al cellulare avendo ricevuto una chiamata. Aspetto un altro po' (15 minuti). Poi non comparendo più nessuno me ne vado, ma faccio presente che in quella mezzo'ora è entrato dopo di me un utente che il personale presente ha mandato all'Inps. Sono perplesso. Per prima cosa i 10 impiegati che sono al centro impiego cosa hanno da fare se non ci sono utenti? Perché un cittadino si reca in un ufficio pubblico ed è costretto a fare 30 minuti di coda senza nessuna necessità visto che proprio in quel momento è l'unico utente? E' normale che fra una decina di impiegati nessuno sia in grado di aiutare un poveraccio come me che non ha nemmeno internet a casa? Ma noi cittadini cosa possiamo fare se non segnalare tramite i giornali e le fonti di informazione questa precarietà e fare capire che se anche cerchiamo un lavoro, essendo persone serie e con dignità non vogliamo essere strumentalizzati ed usati come scusa per poter tenere aperti uffici”.