“Chiamato indebitamente in causa per l’ennesima volta dal Sindaco Zoccarato colgo quindi l’occasione per fare un po’ di chiarezza e per rispondere al primo cittadino (sic) di Sanremo con toni un po’ più garbati di quelli che normalmente usa lui”. Così l'ex presidente dell'Ucflor, ed attuale capogruppo del Pd in consiglio provinciale Riccardo Giordano, inizia la replica alle accuse di Zoccarato. “Registro ogni volta da parte del Sindaco pesanti attacchi rivolti a chi, come me, ha amministrato la cooperativa negli ultimi anni. Zoccarato ripete il solito ritornello, sottolineando sempre più esplicitamente come le responsabilità siano tutte da ascrivere a soggetti che militano nello schieramento politico del centro sinistra”. Secondo Giordano, infatti, la polemica avrebbe alla base motivazioni più politiche che tecniche.
“La politica non è mai entrata nel consiglio d’amministrazione dell’Ucflor che era ed è composto da membri per fortuna con sensibilità politiche differenti – precisa - Ricordo che nell’ultimo cda, oltre al sottoscritto, c’era il vice presidente , attualmente consigliere provinciale del PDL e presidente della Prima Commissione , c’erano membri del direttivo cittadino del PDL di Sanremo e altri simpatizzanti delle forze politiche di maggioranza. Lo stesso dicasi con riguardo ai consulenti della cooperativa: come è noto sia il commercialista che il revisore dei conti hanno importanti ruoli politici in amministrazioni comunali governate dal centrodestra”.
“Seconda precisazione: l’Ucflor non è mai stata e non è amministrata da un amministratore delegato ma da un cda votato dall’assemblea dei soci. Le delibere degli ultimi dieci anni sono state assunte nel 99.9% dei casi all’unanimità. La terza precisazione: in questa stagione continua l’incremento delle vendite fatte all’asta e al deposito in linea con un trend sempre più positivo. Gli amministratori dell’Ucflor stanno realizzando il loro progetto; quello di dar vita ad un mercato che sia “il mercato” ovvero il luogo dove si scambia il prodotto, dove si forma il prezzo attraverso un sistema di contrattazione trasparente e legale, dove le regole sono chiare e valgono per tutti e dove la concorrenza, poca o tanta che sia, è di quelle che fa bene alla competizione. E questo progetto è stato in grossa parte realizzato; l’asta è una realtà, il deposito, il servizio riscossione, il fondo di garanzia, sono moderni e trasparenti servizi di un mercato che svolge appieno il suo ruolo. Non c’è nessun altro mercato pubblico in Italia che abbia questi servizi. Nessuno capito Signor Sindaco”.
“Questa è l’eredità che abbiamo lasciato, altro che scaldare le sedie, altro che esami di coscienza !! Chi ha gestito e gestisce il mercato ha dovuto e deve fare i conti con una riduzione drastica del numero di utenti, ha dovuto fare i conti con una realtà fatta di proroghe della gestione susseguite di sei mesi in sei mesi, scongiurando la revoca totale dei contributi ministeriali e sfiancandosi per anni per giungere finalmente alla firma di una convenzione che fosse dignitosa”.
Nei mesi scorsi, infatti, lafirma della convenzione avvenuta in Comune a Sanremo sembrava aver posto le basi pe run rilancio dell'Ucflor e del Mercato dei Fiori. “Si doveva arrivare per forza alla firma della convenzione e poi ristrutturare la cooperativa – precisa Giordano - Una convenzione che doveva segnare l’inizio di un rapporto nuovo col Comune di Sanremo, basato su un patto serio e responsabile “di fronte ai problemi del mercato il Comune è disposto a fare la sua parte a patto che entri nel governo dell’ente gestore”. L’Ucflor la sua parte l’ha fatta il Comune no !! Di fronte alle responsabilità che si deve assumere un ente pubblico, governato da amministratori con capacità di governo, abbiamo assistito ad una vera e propria fuga a gambe levate da parte dei rappresentanti dell’amministrazione”.
“Quarta precisazione, sui debiti dell’Ucflor. Capisco che per il Sindaco Zoccarato leggere i bilanci sia una cosa difficile se non impossibile. E allora gli consiglio di farsi assistere da qualche assessore, da quello al bilancio ad esempio. Scoprirà il Sindaco Zoccarato che, se si toglie la sentenza Maltauro, che riguarda strascichi connessi alla “costruzione” del mercato, cioè a cose dei primi anni novanta del secolo scorso che nulla hanno a che vedere con la gestione del mercato, non ci sono debiti scoperti in Ucflor. Quindi nessun sperpero di denari pubblici, che poi pubblici non sono, nessun incarico a Lele Mora, tanto per intenderci. Ora, un’amministrazione normale, seria, responsabile, di fronte ad un debito straordinario che proviene dal passato e che riguarda aspetti di cui normalmente si fa carico il proprietario dell’immobile, e cioè l’amministrazione stessa, dovrebbe assumere per lo meno un comportamento collaborativo e dare una mano. Sembrerebbe a chiunque la cosa più sensata e corretta da fare, ma non a Zoccarato, che evidentemente non ha gli attributi per affrontare questa come tutte le altre importanti questioni che riguardano il presente ed il futuro della sua città. Di fronte a tanta virtù non ci resta che tranquillizzare i floricoltori; l’Ucflor saprà ancora una volta risolvere da sola i suoi problemi, lo farà con l’impegno e la serietà di sempre, per continuare a gestire una struttura che svolge un ruolo fondamentale per la floricoltura e l’economia provinciale. Lo farà perché è amministrata oggi come ieri da donne e da uomini che hanno gli attributi e che non scappano".